Ambiente, trasporti, centri estivi: Casale Bene Comune all’attacco della giunta
L'intervento su alcuni "temi caldi" dell'attualità cittadina
CASALE – Casale Bene Comune, che alle elezioni amministrative del 2019 aveva sostenuto la candidatura a sindaco di Johnny Zaffiro, commenta l’operato della giunta Riboldi, giudicato privo di progettazione e visione.
«Cominciamo dall’ambiente, perché è un tema su cui più facilmente si possono trovare accordi. Limitiamoci a ragionare di piccoli spunti: piste ciclabili, lotta ai mozziconi, piantumazioni. La cosa più semplice della Fase 2 sarebbe potuta essere (ma potrebbe ancora essere!) l’avvio di iniziative legate alla salute in senso ampio e alla mobilità leggera, perché Casale è tornata trafficata come prima e sporca come prima – dicono da Cbc – Cartelli plurilingue in aree simboliche recanti divieti e indicazioni sul conferimento dei piccoli rifiuti, servirebbero a rendere visibile l’impegno dell’amministrazione su un tema che è strettamente legato al turismo, il capitolo che sempre aleggia nelle progettazioni, ma rimane lacunoso».
Uno dei cavalli di battaglia di Casale Bene Comune sono da sempre i trasporti ferroviari per i quali, nel mese di dicembre, era stata organizzata una manifestazione in stazione: «Ricordiamo che gli accordi per il ripristino della Casale Mortara e della Casale Vercelli erano stato siglati dalla giunta Palazzetti, a seguito del lavoro corale di cui noi di Casale Bene Comune ci siamo fatti promotori. Quegli accordi, checché se ne dica in malafede, esistono, vincolano, e dunque la Regione Piemonte dovrebbe ora riprenderli ed adoperarsi per completare il grande lavoro fatto. Ma è la nostra amministrazione a dover sollecitare e coadiuvare gli enti coinvolti nella partita, tornando ad una logica di confronto e progettazione di cui al momento non c’è traccia. Dalla mobilità dipendono anche l’occupazione e l’accessibilità alle scuole, questo lo si sa da tempo, ed ipotizzare spostamenti in macchina ancora più massicci sarebbe una colpevole rinuncia, per tante tante ragioni che sembra incredibile dover ripetere… Il sindaco il mese scorso ha candidato Casale a “capitale dello smart working”: vengano qui a vivere, ha detto il primo cittadino, le persone che possono lavorare attraverso un computer… Ma, ribattiamo noi, ci devono venire per forza in macchina? E dove sta lo smart se nel tragitto non posso utilizzare in sicurezza i devices e se per ogni spostamento occorre un mezzo privato? Questo solo per riferirsi alla contraddizione più immediata di una suggestione che non dà risposte al problema importante dell’occupazione e della mobilità».
Infine, la chiusura della presa di posizione di Casale Bene Comune è per il tema dei centri estivi: «Sappiamo che l’amministrazione renderà disponibili 65 posti per bambini di materna e scuola primaria. Per il resto, sono previsti accordi con parrocchie ed altri centri privati. 65 posti sono pochini… vorremmo informazioni sul personale che verrà occupato e sulle condizioni in cui i centri verranno realizzati: dobbiamo pensare a 65 fortunati o a 65 sfortunati? Ci si chiede e chiediamo alla città se in un periodo così difficile per la comunità, dove si ha bisogno fortemente della presenza delle istituzioni e di un vero servizio pubblico, sia possibile e realistico dare una disponibilità per soli 65 bambini per una comunità che conta poco più 34. 000 abitanti; chiediamo inoltre all’amministrazione di chiarire quanto si è investito o si investirà economicamente per questo servizio. Con numeri di questo tipo, non basta prendersela con le leggi che vengono dall’alto».