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Bonifica amianto, c’è l’accordo, ma mancano i fondi
Incontro tra parlamentari, enti pubblici e associazioni Vittime dell'amianto per discutere dell'emergenza casalese. Presentato un disegno di legge per l'estensione dei risarcimenti anche ai non dipendenti della Eternit
Incontro tra parlamentari, enti pubblici e associazioni Vittime dell'amianto per discutere dell'emergenza casalese. Presentato un disegno di legge per l'estensione dei risarcimenti anche ai non dipendenti della Eternit
Portare avanti la bonifica e istituire un fondo per le vittime dell’amianto, esteso non solo ai lavoratori ex dipendenti di Eternit, ma anche alla cittadinanza. E’ l’impegno bipartisan che si sono assunti i parlamentari eletti in Provincia e gli altri enti presenti al tavolo convocato dall’associazione Vittime dell’amianto e dal sindaco Giorgio Demezzi. L’accordo c’è, e non ora difficile prevedere che si sarebbe raggiunto, almeno sulla carta. “Si tratta ora di reperire le risorse per poterlo concretizzare – ha detto l’onorevole Mario Lovelli al termine dell’incontro – Il governo ha stanziato 28 milioni di euro per 55 siti ad altro rischio ambientale in tutta Italia. Una somma che, da sola, non basterebbe solo a bonificare Casale”. Lo stesso onorevole del Pdl Franco Stradella, presente al tavolo, ha definito lo stanziamento “ridicolo”. Si “farà il possibile”, affinchè sia garantita la prosecuzione della bonifica dalla fibra killer e perchè anche ai cittadini che hanno respirato amianto possano ottenere un risarcimento. “In questo senso abbiamo presentato un disegno di legge come gruppo del Pd. Inoltre, ho già depositato una interrogazione in parlamento – annuncia l’onorevole del Pd Lovelli – per le due emergenze che riguardano la provincia: Casale, appunto, ed Ecolibarna a Serravalle”. Lo stesso farà il parlamentare del Pdl Stradella: “è vero, gli stanziamenti sono scarsi. Credo quindi sarà necessario stabilire delle priorità a quelle situazioni in cui il rischio non è affatto cessato, rispetto ad altre più stabilizzate. Casale è sicuramente una delle priorità”.
Da parte dell’amministrazione, c’è la volontà, insieme alla Provincia, rappresentata dal presidente Paolo Filippi, di coordinare e monitorare costantemente la situazione. Di positivo, secondo Stradella, “c’è anche il fatto che per la prima volta è stato tracciato un quadro complessivo della situazione”
Sull’incontro è intervenuto anche il coordinatore della Vertenza Amianto, Bruno Pesce(nella foto): “Nonostante le molte assenze dei parlamentari piemontesi invitati, di positivo c’è stata una ripartizione bipartisan dei presenti e la disponibilità degli altri, assenti per altri impegni, a sostenere quanto emerso oggi. In particolare i Parlamentari si sono impegnati a promuovere nelle Commissioni competenti due aspetti cruciali: il rifinanziamento dei fondi per la bonifica, e un provvedimento che estenda ai cittadini i risarcimenti per i danni provocati dall’amianto, finora previsti solo per i lavoratori. Oggi, – aggiunge Pesce – con la fabbrica chiusa, sono per lo più i cittadini ad ammalarsi, e spesso le famiglie si trovano a perdere, oltre a un caro, anche l’unica fonte di reddito di cui dispongono. Anche il piano dei finanziamenti è imprescindibile: non ci aspettiamo somme straordinarie, ma che continuino gli incentivi a sostegno della bonifica di ondulino e polverino dalle abitazioni. Senza gli incentivi, cittadini magari già restii ad intervenire troverebbero un’ulteriore scusa, e in generale si rischierebbe di arrestare i progressi fin qui compiuti”.
E ancora, “Come associazione Vittime dell’Amianto, infine, abbiamo chiesto a Comune e Provincia di approvare in modo concorde un ordine del giorno a sostegno dei due punti sopra esposti, da proporre poi al Consiglio Regionale e ai 48 comuni della zona. Speriamo che le parole si traducano in fatti”.
Da parte dell’amministrazione, c’è la volontà, insieme alla Provincia, rappresentata dal presidente Paolo Filippi, di coordinare e monitorare costantemente la situazione. Di positivo, secondo Stradella, “c’è anche il fatto che per la prima volta è stato tracciato un quadro complessivo della situazione”
Sull’incontro è intervenuto anche il coordinatore della Vertenza Amianto, Bruno Pesce(nella foto): “Nonostante le molte assenze dei parlamentari piemontesi invitati, di positivo c’è stata una ripartizione bipartisan dei presenti e la disponibilità degli altri, assenti per altri impegni, a sostenere quanto emerso oggi. In particolare i Parlamentari si sono impegnati a promuovere nelle Commissioni competenti due aspetti cruciali: il rifinanziamento dei fondi per la bonifica, e un provvedimento che estenda ai cittadini i risarcimenti per i danni provocati dall’amianto, finora previsti solo per i lavoratori. Oggi, – aggiunge Pesce – con la fabbrica chiusa, sono per lo più i cittadini ad ammalarsi, e spesso le famiglie si trovano a perdere, oltre a un caro, anche l’unica fonte di reddito di cui dispongono. Anche il piano dei finanziamenti è imprescindibile: non ci aspettiamo somme straordinarie, ma che continuino gli incentivi a sostegno della bonifica di ondulino e polverino dalle abitazioni. Senza gli incentivi, cittadini magari già restii ad intervenire troverebbero un’ulteriore scusa, e in generale si rischierebbe di arrestare i progressi fin qui compiuti”.
E ancora, “Come associazione Vittime dell’Amianto, infine, abbiamo chiesto a Comune e Provincia di approvare in modo concorde un ordine del giorno a sostegno dei due punti sopra esposti, da proporre poi al Consiglio Regionale e ai 48 comuni della zona. Speriamo che le parole si traducano in fatti”.