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Partita la Festa del vino e del Monferrato numero 50
Il taglio del nastro del sindaco Demezzi e la soddisfazione di Pizzamiglio. Le eccellenze enologiche nel concorso Torchio d'oro
Il taglio del nastro del sindaco Demezzi e la soddisfazione di Pizzamiglio. Le eccellenze enologiche nel concorso Torchio d'oro
È stato Giorgio Demezzi, sindaco di Casale, a tagliare, venerdì sera, il nastro dell’inaugurazione dell’edizione numero 50 della Festa del vino e del Monferrato. Accanto a lui c’erano l’assessore alle manifestazioni del Comune, Augusto Pizzamiglio, il presidente della Provincia di Alessandria, Paolo Filippi, il prefetto, Francesco Paolo Castaldo. Ad accoglierli all’ingresso c’era, subito vicino al Salone Tartara, l’Infopoint di Mondo, con il presidente Alessandro Lanteri e la graziosa Federica Aceto che ha impersona la “Monferrina“, figura testimoniale del Monferrato.
Protagoniste assolute della prima serata della edizione 2011 della festa (grazie anche al tempo mite, il che ha favorito l’afflusso di visitatori sin dalle primissime ore), che ha raggiunto gli anni di una signora di mezza età, ma con tanta voglia di rinnovarsi, sono state le pro loco che hanno servito i piatti con i prodotti tipici. Venti in campo su tutta la superficie dell’ex foro boario casalese, 15 monferrine in senso stretto, 2 provenienti dall’astigiano e 2 dal vicino vercellese. Degne di nota i tagliolini al sugo di lepre e il brasato della pro loco salvatorese di San Salvatore Monferrato, il tutto innaffiato dalle eccellenze enologiche del Torchio d’oro, il concorso che mette in mostra i migliori vini del Casalese.
“È la prima festa che abbiamo organizzato direttamente come assessorato e i risultati si vedono – dice l’assessore Pizzamiglio – vorrei a questo proposito ringraziare tutti i componenti dello staff dell’assessorato che hanno lavorato alla riuscita di questo evento”.
In visita tra gli stand c’era anche il vice presidente del Consiglio regionale Riccardo Molinari che ha voluto sottolineare l’importanza del ruolo delle pro loco per il raggiungimento di risultati come quelli che “si vedono qui a Casale”. Ma la Festa del vino e del Monferrato non è soltanto mangiare e bere: nel salone Tartara c’è per tutto il fine settimana “Antiquariapassione” con 12 espositori che propongono oggetti di medio-alto antiquariato per accontentare i molto cultori che, con pazienza e meticolosità cercano la qualità di pezzi rari o il semplice curioso alla ricerca di un oggetto che riporta alla memoria un particolare momento della propria vita. Nel Castello del Monferrato un ristoratore monferrino, nelle serate del sabato, e uno genovese (questa settimana) e uno mantovano (la prossima) propongono piatti dei rispettivi territori. Il minimo comun denominatore è l’adesione degli chef all’Unione Italiana Ristoratori. Domenica mattina, il presidente della Provincia Filippi e quello della Camera di commercio di Alessandria Piero Martinotti (entrambi monferrini) sono protagonisti di incontro su “Economia: commercio, industria, artigianato” che si svolge nella cappella del Castello e che precede quello di domenica prossima quando si parlerà “Dal bosco alla green economy”.
Protagoniste assolute della prima serata della edizione 2011 della festa (grazie anche al tempo mite, il che ha favorito l’afflusso di visitatori sin dalle primissime ore), che ha raggiunto gli anni di una signora di mezza età, ma con tanta voglia di rinnovarsi, sono state le pro loco che hanno servito i piatti con i prodotti tipici. Venti in campo su tutta la superficie dell’ex foro boario casalese, 15 monferrine in senso stretto, 2 provenienti dall’astigiano e 2 dal vicino vercellese. Degne di nota i tagliolini al sugo di lepre e il brasato della pro loco salvatorese di San Salvatore Monferrato, il tutto innaffiato dalle eccellenze enologiche del Torchio d’oro, il concorso che mette in mostra i migliori vini del Casalese.
“È la prima festa che abbiamo organizzato direttamente come assessorato e i risultati si vedono – dice l’assessore Pizzamiglio – vorrei a questo proposito ringraziare tutti i componenti dello staff dell’assessorato che hanno lavorato alla riuscita di questo evento”.
In visita tra gli stand c’era anche il vice presidente del Consiglio regionale Riccardo Molinari che ha voluto sottolineare l’importanza del ruolo delle pro loco per il raggiungimento di risultati come quelli che “si vedono qui a Casale”. Ma la Festa del vino e del Monferrato non è soltanto mangiare e bere: nel salone Tartara c’è per tutto il fine settimana “Antiquariapassione” con 12 espositori che propongono oggetti di medio-alto antiquariato per accontentare i molto cultori che, con pazienza e meticolosità cercano la qualità di pezzi rari o il semplice curioso alla ricerca di un oggetto che riporta alla memoria un particolare momento della propria vita. Nel Castello del Monferrato un ristoratore monferrino, nelle serate del sabato, e uno genovese (questa settimana) e uno mantovano (la prossima) propongono piatti dei rispettivi territori. Il minimo comun denominatore è l’adesione degli chef all’Unione Italiana Ristoratori. Domenica mattina, il presidente della Provincia Filippi e quello della Camera di commercio di Alessandria Piero Martinotti (entrambi monferrini) sono protagonisti di incontro su “Economia: commercio, industria, artigianato” che si svolge nella cappella del Castello e che precede quello di domenica prossima quando si parlerà “Dal bosco alla green economy”.