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Prosegue il processo Eternit
La lunga tesi difensiva della Etex, considerata la continuatrice dell'Eternit. Forse la sentenza prima di Natale
La lunga tesi difensiva della Etex, considerata la continuatrice dell'Eternit. Forse la sentenza prima di Natale
È ripreso lunedì il processo Eternit. La parola tocca adesso ai legali delle varie parti, imputati e poi parti civili in rappresentanza degli enti e dei familiari delle vittime dell’amianto, che sono presenti nel lungo processo. Ieri è toccato all’avvocato Luigi Fornari a tenere l’arringa difensiva della Etex, chiamata in causa nel processo come responsabile civile, in quanto considerata dalla procura di Torino come la continuatrice dell’Eternit. L’avvocato, però, prima di entrare nel merito della difesa della sua assistita, ha perorato l’estraneità di uno dei due imputati Louis De Cartier, il barone belga per il quale sono stati chiesti dal pubblico ministero Raffaele Guariniello vent’anni di reclusione per disastro doloso permanente e omissione dolosa di misure antinfortunistiche (assieme allo svizzero Stephan Schmidheiny, già consulente di governi e delle Nazioni Unite in materia di ambiente, ironia della sorte), al punto che il presidente del Tribunale lo ha invitato a tornare a fare le ragioni della sua assistita. Poi ha snocciolato una serie di questioni come il fatto che le parti offese non dovrebbero essere presenti nel processo torinese, in quanto la sede idonea sarebbe quella di una causa civile, cadendo anche in una contraddizione, come rileva il coordinatore del comitato vertenza amianto Bruno Pesce “perché ha detto che il De Cartier aveva un ruolo nel gruppo. Evidentemente si era dimenticato che fino a poco tempo prima aveva perorato la sua estraneità ad ogni decisione”.
Un centinaio, venuti con un pullman da Casale, i familiari delle vittime dell’amianto e i casalesi venuti ad assistere al processo. Non ci sono stati, durante l’arringa difensiva del legale dell’Etex, dei momenti di tensione, anche perché, come sottolinea Bruno Pesce “ormai si è abituati a quella che è la linea difensiva e, in un certo senso si può prevedere quello che verrà detto in aula”. Oggi, martedì, continua l’arringa del difensore della Etex, poi il processo seguirà il suo calendario e prima di Natale potrebbe esserci la sentenza che a Casale, e non solo, è molto attesa.
Un centinaio, venuti con un pullman da Casale, i familiari delle vittime dell’amianto e i casalesi venuti ad assistere al processo. Non ci sono stati, durante l’arringa difensiva del legale dell’Etex, dei momenti di tensione, anche perché, come sottolinea Bruno Pesce “ormai si è abituati a quella che è la linea difensiva e, in un certo senso si può prevedere quello che verrà detto in aula”. Oggi, martedì, continua l’arringa del difensore della Etex, poi il processo seguirà il suo calendario e prima di Natale potrebbe esserci la sentenza che a Casale, e non solo, è molto attesa.