Dea bendata e legni, al Casale va bene così
I nerostellati non riescono ad andare oltre il pari contro il Renate, che colpisce due legni. Contestatissima la direzione di gara, rea di aver negato due rigori ai padroni di casa. Il Treviso ora è a +3.
I nerostellati non riescono ad andare oltre il pari contro il Renate, che colpisce due legni. Contestatissima la direzione di gara, rea di aver negato due rigori ai padroni di casa. Il Treviso ora è a +3.
Nel calcio non si deve dare nulla per scontato, è una regola cosi vecchia da perdersi nella notte dei tempi. E, puntualmente, trova applicazione ogni sacrosanta domenica. A farne le spese, questa volta, è il Casale, che forse un po’ troppo gasato dal poker ottenuto contro la Giacomense, stecca all’appuntamento che, sulla carta, si presentava abbordabile per definizione. Anzi, alla fine dei conti deve ringraziare qualche santo in paradiso, che vedendo e provvedendo si premura di soffiare sui palloni scagliati da Ghezzi e Gaeta facendoli stampare su traversa e palo, rendendo vano ogni tentativo da parte del Renate di uscire dal Palli vestendo i panni del corsaro. Una sconfitta sarebbe stata, effettivamente, un risultato troppo pesante ed ingiusto per gli uomini di Buglio, che comunque hanno espresso un gioco tatticamente ordinato e fisicamente intenso, anche se piuttosto sterile dal punto di vista offensivo per almeno un’ora complessiva di partita, complice l’assenza forzata di due pezzi da novanta come Rodriguez e soprattutto Taddei. E, alla fine, possono anche lamentarsi per un paio di decisioni (o meglio, di non decisioni) arbitrali molto discutibili, due tocchi di mano in area Renate beffardi, che potevano dare alla partita un senso completamente diverso. In classifica, ora, il Treviso che affossa definitivamente i grigi prende un po’ di margine ma rimane sempre a portata di tiro, che era poi l’obiettivo prefissato dalla società nelle tappe che portano allo scontro diretto del 26 ottobre. Un passo falso ma solo a metà, insomma, che può servire in futuro per ricordarsi di tenere sempre alto il livello di tensione. Perchè sognare, ricordiamolo, si può.
BRIVIDO GHEZZI, POI SALE IL CASALE – I primi dieci minuti di gara sono di puro studio e già tra gli spalti serpeggia l’idea che possa ripetersi lo stesso noiosissimo copione del derby di due settimane fa. I dubbi vengono definitivamente sgomberati a partire dal 19′, quando Ghezzi rompe il ghiaccio colpendo la traversa su bella girata al volo dal limite dell’area. Il brivido di Ghezzi è un autentico fulmine a ciel sereno, dato che fino a quel momento seppur in assenza di occasioni da registrare era stato il Casale a mostrare il miglior gioco, con un possesso palla piuttosto efficace e una buona intensità di gioco. La traversa colpita dal Renate sveglia il Casale, che a quel punto si riversa nella metà campo avversaria senza più concedere nulla agli ospiti in termini di occasioni. La prima timida incursione è firmata Crocetti, che ci prova di testa ma senza creare particolari problemi. Di lì a poco la punta ex Lucchese sarà costretta ad abbandonare il campo per infortunio, e la mossa obbligata di Buglio che fa entrare Curcio è quasi provvidenziale: la giovane punta scuola Juve riesce a dare maggiore profondità e soprattutto a liberare gli spazi per gli inserimenti di Capellupo (schierato nel ruolo di Taddei) e soprattutto Iannini, che – indiscutibilmente il migliore in campo nella prima frazione di gioco – si rende pericolosissimo in un paio di occasioni trovandosi di fronte un Pisseri in stato di grazia. La più grande occasione nerostellata capita proprio sui piedi del centrocampista nerostellato, che da defilato sulla trequarti sinistra supera in velocità palla al piede Adobati, si accentra ma una volta solo davanti a Pisseri spara la palla clamorosamente alta insieme alle speranze di andare negli spogliatoi in vantaggio.
RENATE FERMA AL PALO, IL CASALE SI SALVA – La musica non cambia nel secondo tempo: il primo sussulto lo regala Vignati su punizione, ma Pisseri ancora una volta respinge prodigiosamente. La furia offensiva dei nerostellati si esaurisce tutta qui, dato che gli uomini di Buglio non riescono più a trovare la porta se non con un fiacco tentativo di Curcio. Il copione, in pratica, è identico a quello del primo tempo: il Casale prova a fare la partita, mentre è il Renate a creare le occasioni più ghiotte. Gli ospiti prima vanno vicinissimi al vantaggio con Ghezzi, che liberato da Battaglino nel cuore dell’area nerostellata ha tutto il tempo di prendere la mira, ma il tentativo di interno destro a giro finisce di poco a lato del secondo palo. Gli uomini di Magoni poi recriminano ancora contro la dea bendata: ancora una volta le speranze di uscire dal Palli con tre punti in tasca si infrangono contro il palo, questa volta colpito da Gaeta a botta sicura su azione proveniente da corner: la punta ex Varese aggancia bene e disorienta la difesa nella mischia, ma il siluro a pochi metri dalla linea di porta colpisce il palo interno e attraversa tutta l’area di porta. Casale fortunato? Ni. I padroni di casa sicuramente devono ringraziare la buona sorte sulle due azioni più pericolose degli ospiti, ma certamente possono lamentarsi per un paio di episodi molto dubbi in area Renate: se il tocco di mano di Gavazzi a metà ripresa non dà la completa certezza del penalty, il maldestro intervento di braccio da parte di Gualdi su cross di Siega non lascia davvero dubbi. Il rigore ci stava tutto, sacrosanto. E, a un minuto dalla fine dei tempi regolamentari, avrebbe indirizzato il match in maniera ineluttabile, regalando ai nerostellati tre punti non meritatissimi.
CASALE – RENATE 0-0 CASALE(4-2-3-1): Adornato; Garrone, Vignati, Gonnella, Napoli; Gambadori, Iannini; Peluso (27’s.t. Lillo), Capellupo (42’s.t. Agnesina sv), Siega; Crocetti (29’p.t. Curcio). (Pomat, Ciccomascolo, Silvestri, Agnesina, Preziosi). All. Buglio
RENATE(4-3-3): Pisseri; Adobati, Cortinovis, Bergamini, Gavazzi; Gualdi, Cavalli, Mastrototaro; Battaglino, Ghezzi, Gaeta (34’s.t. Mangiarotti). (Lenzi, Morotti, Valerio, Carminati, Cerea, Capogna). All. Magoni
ARBITRO: Fabbrini di Livorno(Colì di Bologna – Perron di Biella)
NOTE: Spettatori 400 circa. Ammoniti: al 5′ Adobati(R), al 20’p.t. Gualdi(R), al 22’p.t. Peluso(C), al 10’s.t. Mastrototaro(R), al 23’s.t. Siega(C), al 36’s.t. Napoli(C), al 47’s.t. Cavalli(R) per gioco non regolamentare. Angoli 2-2.
RECUPERO: p.t 1′, s.t. 4′.