Casale, shock da sessanta secondi
Dal rigore mancato a favore al contropiede che condanna i nerostellati ad una immeritata sconfitta, succede tutto in un minuto. La grande reazione non basta, il Treviso torna a casa da capolista solitaria
Dal rigore mancato a favore al contropiede che condanna i nerostellati ad una immeritata sconfitta, succede tutto in un minuto. La grande reazione non basta, il Treviso torna a casa da capolista solitaria
Non ci sta il Casale a fine gara. Un po’ perchè defraudato da una direzione di gara contestatissima e comunque ampiamente discutibile, un po’ perchè alla fine dei conti il big match della decima giornata che opponeva le prime due della classe si è risolto in una manciata di episodi a senso unico. Un paio di questi, al di sopra di tutti per grado di decisività, concentrati in così pochi secondi da stendere a terra il Casale come un pugile barcollante dopo aver incassato un gancio terrificante. Una partita a due facce, un primo tempo guardingo che non regala emozioni se non per un ottimo avvio del Treviso e un mancato aggancio di Lillo a tu per tu con il portiere, e una seconda metà di gara che, invece, di emozioni ne regala moltissime, dai due episodi chiave nei primi 120 secondi di ripresa al forcing casalese che schiaccia la capolista nei suoi primi 30 metri per almeno mezz’ora, un atto di forza che trova il proprio apice nell’incredibile occasione gettata al vento da Iannini a un soffio dal termine. Sì, a conti fatti il Casale avrebbe ampiamente meritato il pareggio e, ad essere sinceri, se fosse uscito dallo scontro con i tre punti in tasca non avrebbe assolutamente rubato nulla. E questa non è solo l’opinione, magari discutibile, di uno o più giornalisti in sala stampa, bensì è la decisa convinzione con la quale mister Buglio si presenta davanti ai taccuini e che permea più in generale, ed in maniera certamente non infondata, l’intero ambiente. Poteva essere l’occasione di dimostrare il vero valore di questa squadra, anche priva del suo miglior elemento, e così è stato, a prescindere da un risultato che calza malissimo per quello che si è visto sul campo: si può dimostrare di essere forti senza necessariamente vincere, soprattutto se in palio c’è la singola battaglia e non la guerra. E questo Casale ha dimostrato pienamente quanto vale: quadrato ed equilibrato nel primo tempo, non accecato quando si vede negato un rigore che avrebbe anche comportato la superiorità numerica e quando all’ingiustizia si accavalla la sfortuna di subire il contropiede letale, che oltre il danno regala anche la beffa. Bello, coraggioso, tosto, quando costringe il Treviso a stare in campo come un Lecco qualsiasi. Peccato, davvero, per quell’indecisione di Iannini sottoporta che avrebbe restituito un po’ di giustizia. Ma per una volta i complimenti dell’allenatore avversario sono tutto tranne che falsa diplomazia.
PRIMO TEMPO DI STUDIO – Il match è sentitissimo, e le squadre sono praticamente bloccate nella prima frazione di gioco: dopo il fischio d’inizio il Treviso prova ad affacciarsi dalle parti di Adornato, bravo a bloccare i tentativi di Malacarne e soprattutto Madiotto. La verve offensiva degli ospiti si esaurisce qui, dato che dopo i primi 10′ di gioco i veneti non impegnano più l’estremo difensore nerostellato. I padroni di casa non sono da meno, nel senso che al di là delle due azioni personali di Rodriguez e Iannini non combinano moltissimo davanti, anche se il trio di partenza dietro a Curcio composto da Rodriguez, Lillo e Peluso si muove bene in profondità. L’eccessivo rispetto che le due compagini si riconoscono a vicenda spegne una partita che dal punto di vista dello spettacolo sembra essere una riproposizione del derby Casale-Alessandria. Serve una fiammata per incendiare il match, che arriva puntuale ad inizio ripresa.
RIPARTENZA SHOCK, IL CASALE NON TROVA IL PARI – Serve, appunto, la fiammata, ed il copione della partita si rivoluziona completamente non appena le squadre rientrano dagli spogliatoi. Due episodi decisivi nei primi 2′ di ripresa: al 1′ si incendia un Palli indignato dalla direzione di gara, rea secondo il pubblico casalingo di non vedere un rigore che a essere fiscali ci stava tutto: il Casale guadagna metri sulla destra, dalla quale parte il traversone sul quale prova ad avventarsi Curcio. Il verbo non è casuale, perchè la punta viene vistosamente ostacolata da Di Girolamo, che non trova altro rimedio all’inserimento sottoporta dell’avversario. Per il direttore Sacchi non c’è nulla ed il gioco riprende: sulla ripartenza veneta, Malacarne viene servito in profondità con un preciso lancio dalla trequarti alta: la punta biancoceleste beffa sullo scatto Gambadori, partito sin dall’inizio nella posizione di terzino destro, nonostante la disponibilità di alternative di ruolo in panchina (Ciccomascolo su tutti). Il pasticcio difensivo viene rifinito da Adornato, che macchia una prestazione fino a quel momento positiva con un’uscita fuori tempo: facile per Malacarne anticiparlo con un tocco secco da posizione defilata. Frittata fatta e vantaggio Treviso servito su un piatto d’argento. Il Casale prova subito a reagire: Buglio, che a inizio ripresa aveva già cambiato Peluso con Siega, inserisce anche Taddei, recuperato in extremis, e con l’attacco “titolare” i nerostellati riescono a riversarsi nella metà campo avversaria: lo sforzo produce una clamorosa doppia occasione, nella quale i tentativi di Taddei e Siega sono respinti prodigiosamente in pochi secondi dall’ottimo Sartorello. L’ultima mezz’ora di gara è completamente targato Casale, bravo, anzi bravissimo a tenere sotto scacco la capolista anche se colpevolmente incapace di creare pericoli degni di nota in area veneta se non all’ultimo secondo: Iannini si divora all’ultimo respiro un pareggio che, a conti fatti, sarebbe stato più che onesto.
LA PARTITA
1T
6′ – Punizione di Malacarne, adornato in presa sicura
9′ – Treviso pericoloso con Madiotto, ma da pochi passi Adornato lo ipnotizza
11′ – Rodriguez in azione solitaria, palla fuori
17′ – Azione solitaria di Iannini, che da defilato sulla destra penetra in area di rigore con un bel tunnel ma il destro secco attraversa tutta l’area piccola senza che nessun compagno riesca a deviare in rete
2T
1′ – Episodio dubbio in area Treviso: traversone dalla destra ad imbeccare l’inserimento di Curcio, che viene ostruito da Di Girolamo, per l’arbitro si deve proseguire tra le proteste di giocatori e pubblico di casa
2′ – RETE DEL TREVISO: Malacarne viene imbeccato da un preciso lancio in profondità e si presenta in area nerostellata defilato sulla sinistra. Adornato esce in ritardo e la punta con un preciso tocco lo anticipa insaccando in rete, 1-0
12′ – Reazione casalese: azione in profondità dei padroni di casa conclusa da un tiro di Taddei dal limite, respinto centrale da Sartorello. Sulla ribattuta ci prova di destro al volo Siega, ma Sartorello respinge prodigiosamente in angolo
45′ – Occasionissima Casale: Taddei apre sulla destra per Rodriguez, che dal fondo crossa sul secondo palo per Iannini, che colpisce clamorosamente sporco favorendo l’intervento in angolo di Sartorello
TABELLINO CASALE – TREVISO 0-1(0-0)
MARCATORE: 2’s.t. Malacarne(T)
CASALE(4-2-3-1): Adornato; Gambadori, Gonnella, Vignati, Napoli(43’s.t. Agnesina); Capellupo, Iannini; Peluso(1’s.t. Siega), Lillo(5’s.t. Taddei), Rodriguez; Curcio (Pomat, Ciccomascolo, Iodice, Silvestri). All. Buglio
TREVISO(4-3-1-2): Sartorello; Cernuto, Biagini, Di Girolamo, Beccia; Malacarne, Giorico, Stentardo(22’s.t. Bandiera); Madiotto(44’s.t. Spinosa); Ferretti(33’s.t. Torromino), Perna.(Zattin, Paoli, Visintin, Gallon). All. Zanin
ARBITRO: Sacchi di Macerata(Camillucci di Macerata – Serpili di Ancona)
NOTE: Spettatori 600 circa. Ammoniti: al 27’s.t. Sartorello(T) per perdita di tempo, al 40’s.t. Bandiera(T) per gioco non regolamentare. Angoli 10-2.
RECUPERO: p.t 1′, s.t. 4′.