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Ordini del giorno contro la manovra aggiuntiva nei piccoli comuni del Monferrato
Liniziativa è partita dallUnione collinare presieduta da Claudio Saletta
L?iniziativa è partita dall?Unione collinare presieduta da Claudio Saletta
Perché non fare suonare le campane di tutti i piccoli centri nello stesso momento e nella stessa ora per avvertire i cittadini del pericolo che corrono se la normativa rimarrà tale?
En plein per i consigli comunali aperti nei comuni dell’Unione collinare del Monferrato. Si è iniziato nel tardo pomeriggio di giovedì, per proseguire nella serata, con l’eccezione di Olivola, dove la seduta consigliare si tiene venerdì. E in tutti i centri le assemblee elettive hanno votato unanimi il documento che era stato predisposto dall’Associazione dei Comuni del Monferrato. Il Monferrato Casalese ha iniziato così, con un gesto fortemente simbolico, la sua mobilitazione specifica contro l’ormai famoso articolo 16 della manovra aggiuntiva. Tre, in particolare, erano le richieste degli ordini del giorno: l’abrogazione della differenziazione dei comuni al di sopra ed al di sotto dei mille abitanti, la rappresentatività e l’estensione del patto di stabilità a tutti i comuni al di sopra dei mille abitanti.
“Nella terra che ha dato i natali a Paolo Ferraris, padre della legge che ha dato il via, con grande anticipo alla gestione associata dei servizi attraverso le comunità collinari – dice il sindaco di Sala Monferrato e presidente dell’Unione collinare, Claudio Saletta – si è voluto dare un segnale forte”.
Il primo cittadino del piccolo comune collinare, a dimostrazione che, di fatto, c’è già una tendenza dei comuni a lavorare insieme ha citato un dato preso dalla sua realtà: “di fatto ci sono già, nel comune dove sono sindaco, 23 servizi gestiti in comune con altri”.
Saletta, dopo aver chiuso il consiglio e il successivo incontro con la popolazione per spiegare quali saranno le ricadute negative del provvedimento, se resterà nella sua attuale scrittura, si è poi recato ad Ozzano, sede legale dell’Unione. Qui è stato il sindaco Davide Fabbri ad illustrare alla popolazione le problematiche del governare un territorio molto vasto, con un unico bilancio.
“Se si gestiscono i servizi in forma associata, come la riscossione dei tributi, allora vuole dire che un cittadino di Ozzano paga in un altro comune dell’Unione e i soldi rimangono nelle casse comunali di Ozzano. Ma se c’è un bilancio unico allora vorrebbe dire che se un comune piuttosto che un altro che deve asfaltare un pezzo di strada potrebbe sentirsi dire che per quest’anno non ci sono soldi e se ne parla magari l’anno prossimo”.
Di taglio decisamente politico è stato l’intervento del capogruppo di opposizione Marco Beltrame per il quale “se siamo a parlare di argomenti del genere è colpa di questo governo”. Poi, però, è arrivato anche il suo voto favorevole all’ordine del giorno proposto.
“Adesso – hanno detto sia Saletta che Fabbri – l’auspicio è che anche altri comuni della Provincia di Alessandria accolgano l’invito dell’Associazione dei Comuni del Monferrato per fare sentire alta la nostra voce”. Una proposta fuori campo perché non fare sentire tutte insieme le campane dei piccoli comuni, allo stesso giorno ed alla stessa ora. Una volta quando c’era un pericolo era il suono delle campane ad avvertire i cittadini.
En plein per i consigli comunali aperti nei comuni dell’Unione collinare del Monferrato. Si è iniziato nel tardo pomeriggio di giovedì, per proseguire nella serata, con l’eccezione di Olivola, dove la seduta consigliare si tiene venerdì. E in tutti i centri le assemblee elettive hanno votato unanimi il documento che era stato predisposto dall’Associazione dei Comuni del Monferrato. Il Monferrato Casalese ha iniziato così, con un gesto fortemente simbolico, la sua mobilitazione specifica contro l’ormai famoso articolo 16 della manovra aggiuntiva. Tre, in particolare, erano le richieste degli ordini del giorno: l’abrogazione della differenziazione dei comuni al di sopra ed al di sotto dei mille abitanti, la rappresentatività e l’estensione del patto di stabilità a tutti i comuni al di sopra dei mille abitanti.
“Nella terra che ha dato i natali a Paolo Ferraris, padre della legge che ha dato il via, con grande anticipo alla gestione associata dei servizi attraverso le comunità collinari – dice il sindaco di Sala Monferrato e presidente dell’Unione collinare, Claudio Saletta – si è voluto dare un segnale forte”.
Il primo cittadino del piccolo comune collinare, a dimostrazione che, di fatto, c’è già una tendenza dei comuni a lavorare insieme ha citato un dato preso dalla sua realtà: “di fatto ci sono già, nel comune dove sono sindaco, 23 servizi gestiti in comune con altri”.
Saletta, dopo aver chiuso il consiglio e il successivo incontro con la popolazione per spiegare quali saranno le ricadute negative del provvedimento, se resterà nella sua attuale scrittura, si è poi recato ad Ozzano, sede legale dell’Unione. Qui è stato il sindaco Davide Fabbri ad illustrare alla popolazione le problematiche del governare un territorio molto vasto, con un unico bilancio.
“Se si gestiscono i servizi in forma associata, come la riscossione dei tributi, allora vuole dire che un cittadino di Ozzano paga in un altro comune dell’Unione e i soldi rimangono nelle casse comunali di Ozzano. Ma se c’è un bilancio unico allora vorrebbe dire che se un comune piuttosto che un altro che deve asfaltare un pezzo di strada potrebbe sentirsi dire che per quest’anno non ci sono soldi e se ne parla magari l’anno prossimo”.
Di taglio decisamente politico è stato l’intervento del capogruppo di opposizione Marco Beltrame per il quale “se siamo a parlare di argomenti del genere è colpa di questo governo”. Poi, però, è arrivato anche il suo voto favorevole all’ordine del giorno proposto.
“Adesso – hanno detto sia Saletta che Fabbri – l’auspicio è che anche altri comuni della Provincia di Alessandria accolgano l’invito dell’Associazione dei Comuni del Monferrato per fare sentire alta la nostra voce”. Una proposta fuori campo perché non fare sentire tutte insieme le campane dei piccoli comuni, allo stesso giorno ed alla stessa ora. Una volta quando c’era un pericolo era il suono delle campane ad avvertire i cittadini.