Razionalizzazione scolastica, c’è chi rimarrà “a bocca asciutta”

Alla fine ci sarà sicuramente qualcuno che rimarrà a bocca asciutta. Ma così accade ogni volta che si imbocca la strada della razionalizzazione di un servizio. Nelle ultime settimane il sindaco di Casale Giorgio Demezzi ha fatto davvero gli straordinari (anche se tra le due deleghe, ufficialmente, non c’è la pubblica istruzione) per questo argomento: prima ha incontrato i sindacati, poi i vari dirigenti scolastici, ed alla riunione c’era anche il provveditore Paola D’Alessandro, poi i sindaci dei comuni interessati, e poi ancora l’assessore provinciale alla pubblica istruzione Massimo Barbadoro. Mercoledì, invece, si ritrova di nuovo con i sindaci perché se a Casale le cose sembrano ormai fatte (le autonomie didattiche saranno alla Trevigi, alla Dante Alighieri ed alla Leardi) tuttavia è ancora da dirimere la questione riguardante il territorio. Un primo nodo deriva dal fatto che Balzola, Morano sul Po e Villanova, tutti comuni al di là del fiume Po, preferirebbero avere in Casale il punto di riferimento. Va, però, detto che la soglia di popolazione di mille unità per autonomia si raggiungerebbe comunque senza gli scolari provenienti da questi 3 comuni.Ma se così fosse, dove andrebbe Pontestura, unita ai 3 centri dell’Oltrepo nell’Unione dei comuni? Sembra comunque che di arriverà a due autonomie nell’area del Casalese, che si aggiungeranno a quelle del centro zona. Ma quali saranno? La matassa dovrebbe venire sbrigata comunque nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore.