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Da Milano a Casale il filo bianco dell’amianto
Molti casalesi al circolo Pantagruel per il docu - film "Le White". Un'esperienza anti - amianto nata nella periferia di Milano. Tutti concordi i presenti: il Comune non deve accettare l'offerta di Schmidheiny.
Molti casalesi al circolo Pantagruel per il docu - film "Le White". Un'esperienza anti - amianto nata nella periferia di Milano. Tutti concordi i presenti: il Comune non deve accettare l'offerta di Schmidheiny.
A Rogoredo, periferia Sud Est di Milano ci sono delle case che tutti chiamano “Le White”, un complesso di edilizia popolare abitato da 130 famiglie. E qui c’è l’amianto, un amianto che mette paura, gravido com’è di pericoli. Da soli, senza nessuno, si mobilitano ed arrivano a fare sentire la loro voce sino sul secondo canale, nell’Anno Zero condotto da Michele Santoro, senza il supporto di nessuno, partiti o sindacati, soltanto contando sulla spontaneità di un’iniziativa che parte dalla base. La loro esperienza è diventata anche un docu film, con la regia di Simona Risi. E “Da Casale a Milano, la lunga strada dell’amianto” è stato il filo conduttore della serata di venerdì, al circolo Pantagruel che ha visto a confronti gli inquilini del comitato di via Feltrinelli con chi vive in quella che viene definita, a buon titolo, “Città martire dell’amianto”. Una cinquantina i partecipanti, tra cui il coordinatore del Comitato vertenza amianto e la presidente dell’Associazione familiari vittime amianto Romana Blasotti Pavesi e, a fare gli onori di casa Diego Quirino, presidente dell’associazione Voci della Memoria, che ha organizzato la serata. Ne è uscito un interessante scambio di opinioni che si è protratto sino a mezzanotte e dal quale è emerso un orientamento condiviso: il Comune di Casale non deve revocare la costituzione di parte civile nel processo per disastro doloso ed omissione dolosa delle misure di sicurezza dei vertici Eternit