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Il punto di Ferrero
L'ala della Novipiù ci racconta in esclusiva le sensazioni dopo la prima vittoria in SerieA al PalaFerraris
L'ala della Novipiù ci racconta in esclusiva le sensazioni dopo la prima vittoria in SerieA al PalaFerraris
Abbiamo giocato una grandissima partita, ricca di suspence fino agli ultimissimi istanti, e lo abbiamo fatto da grandissima squadra. La differenza tra la Junior e Montegranaro è stata principalmente nei secondi tiri: è vero, abbiamo peccato un po’ di imprecisione, ma l’aggressività che siamo riusciti a mettere su ogni rimbalzo e in ogni zona calda del campo alla fine ci ha premiati. Siamo partiti fortissimi, come spesso accade da inizio stagione, e credo sia stato fondamentale il gap che siamo riusciti a costruire nei primi due periodi. Un gap che a un certo punto, con quel + 19, sembrava enorme, e alla fine anche alla luce del buonissimo basket che abbiamo fatto vedere per almeno trequarti di gara il divario avrebbe potuto e dovuto essere più ampio, nonostante vada riconosciuto ogni merito alla Sutor per averci creduto fino all’ultimo secondo, riuscendo a colmare quasi l’intero svantaggio. A mio avviso abbiamo fatto un bel passo in avanti in classifica, ma quel che ancor di più conta è il salto in avanti che siamo riusciti a fare sotto il profilo della gestione fisica e soprattutto mentale del match: è vero, abbiamo costruito tanto e quasi dilapidato tutto,ma proprio nel momento più difficile, quando Montegranaro ci stava raggiungendo a pochi istanti dalla fine, abbiamo gestito la situazione come meglio non si poteva, ed in questo voglio leggerci un importantissimo step nel nostro processo di maturazione. Inoltre è evidente la differenza tra la vittoria di Avellino e quella contro Montegranaro: una settimana fa, senza nulla togliere a tutti i miei compagni, ci siamo letteralmente fatti trascinare dal talento di Shakur, mentre contro la Sutor è stata una vera e propria vittoria del gruppo, dato che ognuno ha dato il suo fondamentale apporto. Sono contento ovviamente per Chiotti, che migliora di partita in partita, e Martinoni, che ha debuttato alla grande nonostante i pochissimi allenamenti con il gruppo. Non era per niente facile per lui, ma io che lo conosco da tempo avendo giocato con lui nelle nazionali minori sapevo che sarebbe riuscito a resistere all’impatto con la sua nuova realtà e a dare quindi il suo contributo. Ma un pensiero va ovviamente anche a Temple, che è tornato ad essere decisivo prendendo in mano le sorti del match nel finale: sua la tripla del +6, sua la palla recuperata a pochi secondi dalla fine e suoi i due liberi che ci hanno dato la definitiva tranquillità. E’ certamente un passo importantissimo nella nostra maturazione come squadra e gruppo, e in questo processo di maturazione non si può non ringraziare un PalaFerraris che ancora una volta ha dimostrato di esserci vicino come non mai: era da tempo che non facevamo il giro del palazzetto per ringraziare, se possibile, ogni persona che è venuta a sostenerci e questa sinergia che si è creata tra noi e la città potrà certamente essere un’importantissima arma a nostro favore. Volevamo arrivare alla trasferta di Treviso nelle migliori condizioni possibili e ci siamo riusciti, con una classifica che finalmente ci rende un po’ di giustizia. Ora ci attende una gara che si preannuncia difficile, ma ormai siamo abituati a giocare e pensare partita per partita, motivo per cui non ci poniamo dei limiti.