Non si farà il consiglio comunale aperto sulla vicenda Eternit
Lo hanno deciso i capigruppo. Ma a palazzo San Giorgio venerdì sera ci sarà una seduta ordinaria. E la giunta proporrà un documento sulla proposta di transazione Schmidheiny. Dure critiche di Fabio Lavagno (Sel)
Lo hanno deciso i capigruppo. Ma a palazzo San Giorgio venerdì sera ci sarà una seduta ordinaria. E la giunta proporrà un documento sulla proposta di transazione Schmidheiny. Dure critiche di Fabio Lavagno (Sel)
Non si farà il consiglio comunale aperto che era stato richiesto dai gruppi di opposizione venerdì per affrontare a trecentosessanta gradi il dibattito sulla offerta avanzata da Stephan Schmidheiny per giungere ad una transazione che comporti, dietro il versamento di 18 milioni di euro, al ritiro della parte civile dal processo di Torino sui morti dell’Eternit. Nella conferenza dei capigruppo di ieri pomeriggio è stato la convocazione in forma aperta è stata superata dall’annuncio che l’amministrazione di Giorgio Demezzi avrebbe presentato una delibera di indirizzo relativa proprio alla vicenda.
“Quella del consiglio comunale aperto – dice Marco Botta, capogruppo Pdl – era una proposta sostanzialmente irricevibile perché la forma aperta innanzitutto la possono chiedere i cittadini e non i consiglieri e poi avviene su richiesta di argomenti che hanno una valenza ultra comunale”.
Di parere opposto Fabio Lavagno, capogruppo di Sinistra Casalese – Sel per il quale, di fatto, è stata annullata la proposta dell’opposizione “di poter discutere della questione che da giorni anima il dibattito in città, in una seduta aperta, come atto di reale partecipazione che come pochi altri coinvolge la memoria, la coscienza, il futuro della cittadinanza”. Per Lavagno, inoltre, non è stata chiarita la ragione di tanta urgenza, come pure non sono stati espressi i termini della proposta che sarà disponibile per i consiglieri solo da oggi pomeriggio, martedì.