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Demezzi dopo il Consiglio: “transazione e soldi entro gennaio”
Questa mattina il sindaco ha incontrato gli organi di informazione. I soldi della transazione saranno destinati a bonifiche, ricerca e nuova occupazione. Disco verde al comitato dei saggi per controllarne l'utilizzo. Il legale del Comune assicura: "Revoca di parte civile tardiva, nessuna influenza sul giudizio penale di primo grado"
Questa mattina il sindaco ha incontrato gli organi di informazione. I soldi della transazione saranno destinati a bonifiche, ricerca e nuova occupazione. Disco verde al comitato dei saggi per controllarne l'utilizzo. Il legale del Comune assicura: "Revoca di parte civile tardiva, nessuna influenza sul giudizio penale di primo grado"
A poche ore di distanza dalla conclusione (le tre e mezza del mattino) di uno dei più agitati consigli comunali di sempre, il sindaco Giorgio Demezzi è tornato questa mattina in municipio per spiegare le ragione del’accettazione dell’offerta dell’imputato svizzero nel processo Eternit. Con lui c’erano l’assessore all’ambiente Vito De Luca ed Enrico Dagna, avvocato casalese che fa parte del collegio difensivo che rappresenta Casale nel processo di Torino. Dopo aver evidenziato che la seduta si è svolta in un clima “sentito e per certi versi drammatico, per momenti di tensione generati da persone che non erano certamente appartenenti all’Associazione familiari vittime amianto”. Il primo cittadino casalese ha evidenziato lungo quali direttrici verranno incanalati i fondi che saranno messi a disposizione del Comune, con gli scopi specifici indicati nell’atto di indirizzo, entro il mese di gennaio, dopo che ovviamente gli avvocati delle parti avranno perfezionato la scrittura di transazione e questa sarà stata sottoscritta. Si tratta della ricerca contro il mesotelioma malattia terribile che da poche speranze a chi l’ha contratta, delle bonifiche per le quali dovrà venire impressa una velocizzazione e del mondo del lavoro valutando di costruire occasioni affinchè le aziende possano creare occupazione a Casale. Inoltre è stato precisato che, in conseguenza dell’emendamento presentato da Giuseppe Primatesta (Udc) sarà creata una commissione indipendente, apartitica, la quale avrà il compito di vigilare sull’utilizo dei fondi. “Nessuno di noi – ha aggiunto Demezzi – ha mai pensato di trarre un giovamento immediato per queste risorse che sono e devono essere a disposizione della città“. Il difrensore del Comune, Enrico Dagna, oltre ad avere spiegato nel dettaglio quali potrebbero essere gli scenari del dopo sentenza per recuperare la somma che il tribunale di Torino, in caso di dichiarazione di colpevolezza, andrà ad imputare a Stephan Schmidheiny, soprattutto se si dovesse affrontare una procedura esecutiva in Belgio od in Svizzera. Inoltre ha precisato che la revoca di parte civile, anche se inserita nel fascicolo processuale prima della sentenza, non andrà assolutamente ad influire sul processo di primo grado davanti ai giudici del capoluogo regionale, in quanto quando avverrà sarà comunque tardiva. Sul “Fronte del no”, intanto, l’Afeva – Associazione familiari vittime dell’amianto e le organizzazioni sindacali incontreranno martedì, alle ore 18, nella sala consigliare di Mirabello, i rappresentanti degli 11 Comuni minori costituiti parte civile che hanno anch’essi ricevuto un’offerta dall’imputato svizzero (150mila per ogni singolo ente locale). Interverrà anche l’assessore provinciale al lavoro Massimo Barbadoro.