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Entro metà gennaio un tavolo a Roma per la lotta all’amianto
Il ministro Balduzzi ha incontrato il sindaco di Casale ed Afeva e sindacati. Pesce: "Sono state ascoltate le nostre richieste". Adesso la priorità è cura e ricerca sul mesotelioma
Il ministro Balduzzi ha incontrato il sindaco di Casale ed Afeva e sindacati. Pesce: "Sono state ascoltate le nostre richieste". Adesso la priorità è cura e ricerca sul mesotelioma
E il ministro alessandrino ha iniziato l’anno facendo gli straordinari. Renato Balduzzi ha incontrato, separatamente, il primo giorno dell’anno in prefettura una delegazione del Comune di Casale, poi i rappresentanti di Afeva, associazione familiari vittime dell’amianto, e sindacati. Primi ad arrivare al palazzo del governo sono stati il sindaco Giorgio Demezzi, il vice Beppe Filiberti e l’assessore all’ambiente Vito De Luca. L’incontro, avvenuto anche alla presenza di prefetto e questore di Alessandria è stato definito in una nota dell’ufficio stampa del ministero “costruttivo” ed è stato deciso di avviare un percorso che possa consentire al Comune di Casale di esercitare un ruolo di primo piano in quella che Balduzzi ha definito “emergenza nazionale del problema amianto”. Pertanto entro la metà del mese di gennaio il Comune di Casale si troverà a sedere con ministero della Salute, ministero dell’Ambiente, ministero dello Sviluppo Economico e Regione Piemonte. In quella sede verranno anche valutate le proposte che il sindaco Demezzi ha consegnato al ministro sulle linee di ricerca sul mesotelioma e sull’attività del Centro amianto di Casale. Intorno alle 17 è iniziata la riunione che ha visto partecipare Associazione familiari vittime amianto ed organizzazioni sindacali accompagnati dalla oncologa Federica Grosso in veste di consulente. “E’ stato un momento costruttivo – dice il coordinatore della vertenza amianto Bruno Pesce – perché per noi era prioritario che si arrivasse a definire una linea di intervento nazionale su cura e ricerca del mesotelioma. Le nostre istanze sono state ascoltate. Abbiamo anche lamentato, sotto l’aspetto della ricerca, il vuoto di un anno e mezzo della Regione”. Pesce ha anche ribadito la sua proposta che le parti civili costituite, dopo la sentenza di primo grado, si trovino per decidere una azione comune indicando delle priorità e ha sottolineato la necessità di un coinvolgimento maggiore, con la messa a disposizione di fondi, da parte dell’Inail.