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Epifania, i Krumiri Rossi (NON) porta via
I caratteristici dolci sono gli ambasciatori di Casale in giro per il mondo. Lo scorso anno ospiti alle "Scuderie del Quirinale", sono piaciuti moltissimo al presidente del Senato Renato Schifani
I caratteristici dolci sono gli ambasciatori di Casale in giro per il mondo. Lo scorso anno ospiti alle "Scuderie del Quirinale", sono piaciuti moltissimo al presidente del Senato Renato Schifani
“Il sottoscritto Sindaco della Città di Casalmonferrato attesta e certifica che il Sig. Rossi Domenico fu Pietro è il solo e unico inventore dei confetti così detti KRUMIRI riconosciuti specialità di questa città”.
Correva l’anno … 1890 ed il 4 dicembre Alessandro Savio rilasciò questa certificazione che ancora oggi viene riportata nelle scatole, di colore rosso, ed all’interno delle confezioni di Krumiri. I dolci, “modellati e confezionati a mano, l’impasto non contiene acqua”, come recitano le note che li accompagnano, erano però nati nel 1878 anno nel quale morì Vittorio Emanuele II e la loro forma ricurva, forse, si dice venne ideata in omaggio ai “baffi a manubrio” che portava il primo Re d’Italia. Oggi la loro produzione è frutto del lavoro della famiglia Portinaro.
L’azienda venne rilevata dal padre Romolo Portinaro nel 1953, che la sviluppò con la moglie Dorotea, creando anche – negli anni Settanta – quella rete dei cosiddetti “clienti storici” che ritornano ogni anno. E ai giorni nostri l’attività vede alla guida la loro figlia, Anna Portinaro. Ma come ha convissuto quella che è definita da tutti – e di buon grado – la “specialità di Casale” con la crisi economica e con un fine anno, particolarmente, tutto con gli occhi rivolti all’andamento della borsa ? In un momento di crisi i prodotti di pasticceria potrebbero,a prima vista, essere tra i primi a diventare oggetto di risparmio e sacrificio. Ma così non pare essere avvenuto per i tipici e tradizionali krumiri dalla scatola rossa ideati da Domenico Rossi.
“Sotto l’aspetto dei privati non abbiamo avuto flessioni particolari – dice Anna Portinaro – mentre per quanto riguarda le imprese le ordinazioni ci sono state certamente, magari un poco ridotte e diversificate nella pezzatura rispetto al passato”. E le scatole rosse di Rossi, come è avvenuto in passato, sono arrivate ai quattro angoli del globo, in Europa, in Nord ed in Sud America ed anche in Asia. Anzi sono arrivate pure nella terra dei canguri perché una scatola è stata donata anche al Governatore dell’Australia in occasione della sua visita a Conzano, gemellata con la contea di Ingham. E i Krumiri come ambasciatore di Casale e del Monferrato non sono una novità: ci fu chi ne acquistò una scatola e li inviò al neo – eletto Bill Clinton, come pure chi li consegnò al presidente della Repubblica di Slovacchia in visita ufficiale in Italia durante una cerimonia nel Castello di Udine.
Nel 2011, però,per i 150 anni dell’Unità d’Italia, i Krumiri Rossi sono anche stati ospiti di un evento alle Scuderie del Quirinale e qui hanno trovato un altissimo estimatore nella persona del presidente del Senato Renato Schifani che a Roma ha trovato un proprio canale di rifornimento. Quindi l’Epifania se ha portato via le feste, non ha portato via i Krumiri che da domenica continueranno nel loro ruolo di ambasciatori di Casale al di fuori della Città, ruolo del quale Anna Portinaro è, giustamente, orgogliosa, per l’impegno e la passione che da sempre mette nella sua attività.
Correva l’anno … 1890 ed il 4 dicembre Alessandro Savio rilasciò questa certificazione che ancora oggi viene riportata nelle scatole, di colore rosso, ed all’interno delle confezioni di Krumiri. I dolci, “modellati e confezionati a mano, l’impasto non contiene acqua”, come recitano le note che li accompagnano, erano però nati nel 1878 anno nel quale morì Vittorio Emanuele II e la loro forma ricurva, forse, si dice venne ideata in omaggio ai “baffi a manubrio” che portava il primo Re d’Italia. Oggi la loro produzione è frutto del lavoro della famiglia Portinaro.
L’azienda venne rilevata dal padre Romolo Portinaro nel 1953, che la sviluppò con la moglie Dorotea, creando anche – negli anni Settanta – quella rete dei cosiddetti “clienti storici” che ritornano ogni anno. E ai giorni nostri l’attività vede alla guida la loro figlia, Anna Portinaro. Ma come ha convissuto quella che è definita da tutti – e di buon grado – la “specialità di Casale” con la crisi economica e con un fine anno, particolarmente, tutto con gli occhi rivolti all’andamento della borsa ? In un momento di crisi i prodotti di pasticceria potrebbero,a prima vista, essere tra i primi a diventare oggetto di risparmio e sacrificio. Ma così non pare essere avvenuto per i tipici e tradizionali krumiri dalla scatola rossa ideati da Domenico Rossi.
“Sotto l’aspetto dei privati non abbiamo avuto flessioni particolari – dice Anna Portinaro – mentre per quanto riguarda le imprese le ordinazioni ci sono state certamente, magari un poco ridotte e diversificate nella pezzatura rispetto al passato”. E le scatole rosse di Rossi, come è avvenuto in passato, sono arrivate ai quattro angoli del globo, in Europa, in Nord ed in Sud America ed anche in Asia. Anzi sono arrivate pure nella terra dei canguri perché una scatola è stata donata anche al Governatore dell’Australia in occasione della sua visita a Conzano, gemellata con la contea di Ingham. E i Krumiri come ambasciatore di Casale e del Monferrato non sono una novità: ci fu chi ne acquistò una scatola e li inviò al neo – eletto Bill Clinton, come pure chi li consegnò al presidente della Repubblica di Slovacchia in visita ufficiale in Italia durante una cerimonia nel Castello di Udine.
Nel 2011, però,per i 150 anni dell’Unità d’Italia, i Krumiri Rossi sono anche stati ospiti di un evento alle Scuderie del Quirinale e qui hanno trovato un altissimo estimatore nella persona del presidente del Senato Renato Schifani che a Roma ha trovato un proprio canale di rifornimento. Quindi l’Epifania se ha portato via le feste, non ha portato via i Krumiri che da domenica continueranno nel loro ruolo di ambasciatori di Casale al di fuori della Città, ruolo del quale Anna Portinaro è, giustamente, orgogliosa, per l’impegno e la passione che da sempre mette nella sua attività.