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Ancora niente di nuovo sulla transazione con lo Svizzero. Assunta Prato amara su facebook.
A "L'Infedele" il ministro Balduzzi conferma il tavolo romano e dice "L'amianto è un'emergenza nazionale, ma non è percepita nè come emergenza nè come nazionale". Intanto si avvicina il 13 febbraio, data della sentenza di Torino
A "L'Infedele" il ministro Balduzzi conferma il tavolo romano e dice "L'amianto è un'emergenza nazionale, ma non è percepita nè come emergenza nè come nazionale". Intanto si avvicina il 13 febbraio, data della sentenza di Torino
Non ci sono novità sostanziali per la vicenda Eternit. Alla puntata del programma “L’infedele” di Gad Lerner in onda lunedì sera (ma si è parlato di amianto poco dopo la mezzanotte per una ventina di minuti) il ministro della Salute Renato Balduzzi ha confermato che il tavolo con ministero dell’Ambiente, Regione Piemonte, Provincia di Alessandria e, ovviamente, Comune di Casale si farà poco dopo metà gennaio a Roma, con l’obiettivo di fare diventare Casale capofila nella lotta all’amianto. E, per la prima volta un ministro della Repubblica in una trasmissione televisiva ha detto che la situazione di Casale Monferrato “é un’emergenza nazionale, ma non viene percepita (ovviamente al di fuori, ndr) nè come emergenza, nè come nazionale”. Sostanzialmente, però, le argomentazioni del sindaco Giorgio Demezzi e dell’Associazione familiari vittime, rappresentata in studio da Assunta Prato, sono rimaste le stesse. E il sindaco ha citato due episodi che gli hanno fatto ribadire la necessità di avere al più presto risorse disponibili su ricerca e bonifica: la telefonata di una signora che è ammalata di cancro da 6 anni e ha esortato l’amministrazione a spingere il pedale sulla ricerca e quella di una madre che, pur contraria all’accettazione della proposta di Stephan Schmidheiny, ha affermato di avere cambiato idea dopo avere visto ancora tanto amianto sui tetti di Casale, e quindi sulla necessità dela bonifica nei tempi più stretti possibili. L’argomento, che ha chiuso una serata dove si parlato di moltissimi problemi, dai controlli fiscali a Cortina, alla manovra economica, al buco del San Raffaele (a questo proposito Gad Lerner ha posto l’accento sulla disparità tra il miliardo e mezzo di buco della struttura creata da don Verzè ed i 18 milioni e 300mila euro offerti dallo svizzero, ma Demezzi ha ribattuto che la richiesta del Comune nei suoi soli confronti era di 9 milioni di euro, pari ai costi sostenuti per le bonifiche). Tra il pubblico c’erano anche il segretario della Camera del lavoro Nicola Pondrano e il coordinatore della vertenza amianto Bruno Pesce. E in presenza di nessuna novità significativa e di colpi di teatro in diretta, ora tutti gli occhi sono puntati sul tavolo di lavoro romano, perché è lì che si giocano, molto probabilmente, le sorti della presenza o meno nel processo come parte civile del Comune di Casale.
11:00 Maria Assunta Prato commenta a mente fredda quanto accaduto ieri in trasmissione:
Da Facebook, il giorno dopo, arriva amara la riflessione di Maria Assunta Prato: “per me è finita l’adrenalina di sabato e mi sto risvegliando da un sogno che avevo cullato con speranza, che coincideva con le parole di Bruno in piazza Mazzini: “a questo punto non può firmare”. Stasera ho avuto la netta sensazione che firmino eccome! Non sono riuscita a dire neanche la decima parte di quello che volevo dire, e lui così falso con il gioco delle tre carte, con quei 18 milioni che ti propone per la ricerca, poi per la città, poi per la bonifica, e così via, in tutte le combinazioni possibili! Dirà che il governo non garantisce lo stesso introito, e via… bisogna pensare a qualcos’altro per fermarli: questi dei casalesi in piazza se ne fanno un baffo”.
Da Facebook, il giorno dopo, arriva amara la riflessione di Maria Assunta Prato: “per me è finita l’adrenalina di sabato e mi sto risvegliando da un sogno che avevo cullato con speranza, che coincideva con le parole di Bruno in piazza Mazzini: “a questo punto non può firmare”. Stasera ho avuto la netta sensazione che firmino eccome! Non sono riuscita a dire neanche la decima parte di quello che volevo dire, e lui così falso con il gioco delle tre carte, con quei 18 milioni che ti propone per la ricerca, poi per la città, poi per la bonifica, e così via, in tutte le combinazioni possibili! Dirà che il governo non garantisce lo stesso introito, e via… bisogna pensare a qualcos’altro per fermarli: questi dei casalesi in piazza se ne fanno un baffo”.