Demezzi: “Nessun assedio. Sono tranquillissimo”
Nell'intervista rilasciata ad AlessandriaNews, il sindaco di Casale Monferrato Giorgio Dimezzi ha chiarito nuovamente la posizione della giunta comunale sull'offerta ricevuta dal magnate Schmidheiny.
Nell'intervista rilasciata ad AlessandriaNews, il sindaco di Casale Monferrato Giorgio Dimezzi ha chiarito nuovamente la posizione della giunta comunale sull'offerta ricevuta dal magnate Schmidheiny.
Il sindaco di Casale Monferrato,Giorgio Dimezzi, ha chiarito nuovamente la posizione della giuntacomunale sull’offerta ricevuta dal magnate Schmidheiny.Nell’intervista rilasciata ad AlessandriaNews Demezzi specifica comelo scopo principale del Comune sia reperire risorse utile per laricerca nella lotta al cancro. Risorse che, non esclude, potrebberoessere messe in campo anche dal prossimo incontro a Roma con ilministro Balduzzi.
Il sindaco di Casale Monferrato, Giorgio Dimezzi, ha chiarito nuovamente la posizione della giunta comunale sull’offerta ricevuta dal magnate Schmidheiny. Nell’intervista rilasciata ad AlessandriaNews Demezzi specifica come lo scopo principale del Comune sia reperire risorse utile per la ricerca nella lotta al cancro. L’offerta comunque non è ancora stata accettata. La giunta aspetta ancora a decidere soprattutto dopo che è intervenuto il ministro Balduzzi
Sinaco Demezzi, in molti hanno titolato “Demezzi sotto assedio” è vero?
Non c’è nessun assedio. Sono tranquillissimo. Ho avuto molte manifestazioni di affetto e credo proprio di godere della massima stima dei cittadini. Una parte della città non è d’accordo sul fatto che accettiamo l’offerta di Schmidheiny. Giustamente questi cittadini manifestano il loro dissenso. Dietro a questa parte c’è chi sfrutta magari questa cosa a livello politico, però di questo non mi interesso.
Ad ora comunque è tutto fermo. La giunta non ha ancora votato una decisione definitiva. Con l’intervento del ministro le cose potrebbero ancora cambiare.
Nella settimana del 23 ci sarà un convegno a Casale con collegamento video da centri internazionali. Faremo vedere cosa bisogna fare per ottenere risultati immediati e concreti nel capo della ricerca.
Nel discorso di insediamento aveva parlato della necessità di passi avanti nel campo della ricerca, ritiene che i tempi siano maturi per avere strumenti utili nell’aggressione della malattia?
Dagli ultimi contatti che ho avuto, ho capito che si sta prendendo coscienza della pericolosità della malattia e di quante vittima semina in tutto il mondo. I grandi centri stanno iniziando a darle grande attenzioni. Si dovrà poi vedere se le loro scoperte saranno accettate dalle case farmaceutiche per produrre medicinali. Avere a disposizione delle risorse per gli studi permette ai ricercatori di fare il loro lavoro e di dare una speranza e delle diagnosi precoci.
Credo che alla fine di tutto questo problema che è nato a Casale, se noi raggiungiamo lo scopo di mettere a disposizione delle risorse che migliorano le prospettive di vita e danno speranza ai nostri cittadini, non tutto quello che è venuto sia male. Confido molto anche in quello che ci ha detto il ministro Balduzzi. Sono sicuro che nell’incontro che avremo intorno al 26 a Roma avremo delle risposte concrete che ci permetteranno, a nostra volta, di dare delle speranze ai nostri cittadini.
A Roma si discuterà anche del documento che avete presentato al ministro Balduzzi a Capodanno?
Il ministro ci ha detto che ha dato da visionare ciò che gli abbiamo proposto. Quel documento deriva anche da tutte le indicazioni provenienti dal nuovo direttore del Centro Regionale Amianto, l’organismo che farà da regia alla ricerca nei grandi centri internazionali. Con queste informazioni noi abbiamo fornito anche le cosiddette linee di produzione del centro. Con tutta la documentazione che abbiamo dato e che daremo, avremo modo di fornire altri tipi di proposte al ministro.