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Rdb, il sipario cala e 80 lavoratori rimangono a piedi
La nuova proprietà presenta il piano industriale e chiude 7 stabilimenti. Cassa integrazione e futuro incerto per 80 lavoratori. Del Bello (Feneal Uil): "Una riunione infelice"
La nuova proprietà presenta il piano industriale e chiude 7 stabilimenti. Cassa integrazione e futuro incerto per 80 lavoratori. Del Bello (Feneal Uil): "Una riunione infelice"
“E’ stata una riunione infelice“. Così Tiziana Del Bello della segreteria della Feneal Uil alessandrina commenta l’incontro romano nel quale il Gruppo Sacci, acquirente dell’Rdb, ha presentato il nuovo piano industriale Ma più che di prospettive di sviluppo e di salvaguardia dell’occupazione, al ministero dello Sviluppo Economico si è parlato di interventi con il bisturi, visto che è disposta – anzi per Occimiano è già operativa – la chiusura di 7 stabilimenti. E nel comune monferrino sono un’ottantina i lavoratori che hanno davanti un furuto incerto. Le organizzazioni sindacali e le maestranze avranno un’assemblea già lunedì, e giovedì 26 è previsto un coordinamento a Piacenza per discutere degli ammortizzatori sociali in vista di un incontro a breve termine al ministero del lavoro. Nell’incontro romano, però, del vecchio staff Rdb non c’era praticamente nessuno, nè il capo area, nè il capo del personale, sostituiti (e pare che l’amministratore delegato Arletti abbia già le valigie in mano), mentre il nuovo capo del personale Quintavalle ha illustrato quali saranno le linee che la nuova proprietà intende avviare. E di fronte all’osservazione, da parte dei rappresentanti nazionali dei sindacati che quello non era un piano, Quintavalle ha replicato che l’azienda rilevata era praticamente sull’orlo del fallimento. Complessivamente le casse integrazioni in tutto il gruppo Rdb sono quasi novecento, mentre ad Occimiano il calvario inizia per circa un’ottantina di lavoratori. Il sindaco Ernesto Berra che in questi mesi si è speso parecchio in prima persona per i lavoratori di quello che un tempo era un fiore all’occhiello della “galassia” Rdb, a Roma non c’era perchè impegnato in un impegno pubblico per i piccoli comuni a Valmacca, e l’amministrazione era rappresentata dal consigliere Mauro Aceto. Il primo cittadino occimianese, però, ribadisce la sua posizione contraria alla chiusura ed evidenzia come “siamo rimasti tutti amareggiati da questo epilogo”, annunciando prossime prese di posizione. Evidentemente la nuova proprietà non ha tenuto conto delle varie prese di posizione del territorio, scaturire dopo il consiglio comunale aperto di settembre, e della posizione assunta dalla Provincia di Alessandria e dalla Regione Piemonte. Ha preferito soltanto chiudere una struttura un tempo leader nel settore con un semplice tratto ragionieristico.