“Tutto è cominciato il 6 aprile 2009”
Dopo il "no" all'offerta Schmidheiny della giunta di Giorgio Demezzi, gli occhi sono tutti puntati sul pronunciamento del tribunale di Torino il 13 febbraio. Le ultime vicende nel nostro speciale
Dopo il "no" all'offerta Schmidheiny della giunta di Giorgio Demezzi, gli occhi sono tutti puntati sul pronunciamento del tribunale di Torino il 13 febbraio. Le ultime vicende nel nostro speciale
Inizia con queste parole la “storia” del processo Eternit, raccontata dal gruppo che si è costituito su Facebook e che, in questi lunghi anni, ha raccontato attraverso le voci dei membri, casalesi, delle famiglie delle vittime dell’amianto, semplici cittadini, il dolore e il travaglio, le paure e le speranze di chi vive sulla propria pelle la tragedia dell’amianto.
Ieri, con la decisione della giunta di Casale Monferrato di dire no all’offerta del principale imputato nel processo che si chiuderà, in primo grado, a Torino tra poco più di una settimana, il 13 febbraio, ha segnato un altro passo importante verso quella sete di giustizia a lungo invocata. I casalesi hanno avuto la forza e il coraggio di contestare aspramente, ma sempre civilmente, il sindaco e l’amministrazione che, in un primo momento, avevano accettato l’offerta di 18 milioni e 300 mila euro. E la loro tenacia ha vito.
Gli ultimi mesi, noi di Alessandrianews, li abbiamo raccontati così.
Quel che accadrà a breve, è ancora tutto da scrivere.