Junior, Valentini subentra a Crespi
Accolte le dimissioni di Crespi, il cda in serata ha approvato all'unanimità il passaggio di consegne alla sua storica spalla. Cerutti: "Premiata la continuità"
Accolte le dimissioni di Crespi, il cda in serata ha approvato all'unanimità il passaggio di consegne alla sua storica spalla. Cerutti: "Premiata la continuità"
Queste le parole del presidente: “Crediamo che la squadra abbia fino a questo momento dimostrato di essere capace a stare in campo, riuscendo a combattere ad armi pari contro tutte le squadre di questa Serie A. Proprio per questo abbiamo voluto privilegiare una scelta di continuità: se avessimo spesso perso con netti distacchi ci saremmo certamente posti il dubbio se fosse stato il caso di cambiare, ma siccome le abbiamo praticamente perse tutte a causa di una serie di episodi estremamente marginali riteniamo che la scelta più logica è quella di non stravolgere nulla ma, anzi, dare ulteriore continuità a quanto costruito fino a ora. Valentini ha vissuto sei anni dietro a Crespi, come suo secondo, come parte integrante delle scelte tecniche che sono state fatte ad ogni partita o allenamento, dunque ho pensato che nessuno meglio di lui avrebbe potuto garantire questo senso di continuità. Il cda, ad unanimità, ha subito accettato appena ho proposto questa soluzione”.
Presidente, ci può spiegare come è maturata questa decisione?
“Penso che il comunicato parli chiaro. L’ho scritto di mio pugno, e voglio precisare che Crespi non è solo un grande allenatore, con i suoi pregi e difetti, ma anche una persona di elevatissimo senso etico e di responsabilità del proprio ruolo. E’ un uomo “con la U maiuscola”, e in quanto tale avendo percepito di non riuscire più a trasmettere il proprio credo ha scelto di prendere una decisione che va nell’interesse della squadra e della Junior”
Una scelta orientata a dare uno “scossone” alla squadra?
“No, non penso sia stato solo per quello. I cattivi risultati non dipendono mai dal solo allenatore o dalla sola squadra. Non credo che una decisione di questo tipo sposti da sola gli equilibri, semplicemente lui mi ha espresso questa volontà e io da presidente e da persona che con lui ha instaurato un rapporto speciale ne ho preso atto”
Presidente, Crespi era il factotum nel mondo Junior, ed oltre a essere tecnico si assumeva anche la responsabilità della gestione sportiva. Adesso questa parte importante del meccanismo a chi verrà affidata?
“Più tardi comunicheremo chi sarà il secondo di Valentini, ora come ora è l’unico buco che rimane da coprire. La gestione sportiva, sempre nell’ottica della continuità, verrà affidata a Martelli. A questo staff ho chiesto apertamente di provare a volare senza avere sotto reti di protezione. Saranno mesi importanti quelli che stanno per arrivare sotto diversi aspetti: prima di tutto nell’ottica di centrare il nostro obiettivo, che è quello di confermarci in questa Serie A, ed inoltre cominciare a staccarci dall’impostazione che abbiamo sempre avuto con coach Crespi. In questo senso dobbiamo aprire una nuova gestione, anche perchè personalmente non conosco altri Crespi che si assumono cosi tanti ruoli importanti. Da oggi nasce per noi una nuova impostazione, e a fine stagione tireremo le somme”
Si tratta, dunque, di un periodo di transizione?
“Transizione è una parola che a me non piace, perchè dà il senso di un qualcosa che nasce e muore lì. A fine stagione valuteremo il lavoro di Valentini, e solo in quel momento sapremo se optare per un altro modello o meno. Chiaramente se centreremo i nostri obiettivi una grandissima fetta del risultato dovrà essere riconosciuta a Crespi”
Il comportamento del pubblico contro Varese ha in qualche modo inciso sulla scelta di Crespi?
“No, nella maniera più assoluta. E in ogni caso, pur essendo una persona che accetta ogni opinione sono uno che fa le proprie scelte in quanto presidente e non come tifoso. Poi, se parliamo dei tifosi, penso proprio che il 99% di loro oggi possono solo ringraziare Crespi, non solo per i risultati sportivi ma anche per la cultura che ha portato a Casale”
Tenendo conto della stima che nutre per Crespi, ha provato a fargli cambiare idea?
“Sinceramente posso dire che con la mia decisione ho aggiunto solo lo 0,1% di una scelta che era già stata inevitabilmente fatta. Lui a Casale sarebbe andato avanti solo per amore, ormai sentiva su di lui troppe pressioni”
Dato l’infortunio di Janning come pensate di muovervi? Ieri la sua assenza si è notata e non poco…
“Domani Matt sarà a Milano per l’operazione. Solo dopo di essa avremo un responso circa le sue condizioni, ma ovviamente avrà dei tempi di recupero che dobbiamo e vogliamo rispettare. Matt è una risorsa importante per noi, chiaramente la sua assenza si fa sentire. La politica più logica è quella di aggiungere un qualcosa a patto che non sia una figurina. Teniamo gli occhi ben aperti”
La parola, poi, passa al “nuovo” coach Valentini.
Coach, lei pensa ad una totale esclusione di Crespi dal progetto Casale oppure ritiene di poter fare affidamento su di li nel caso in cui servisse una mano?
“Io e Marco abbiamo lavorato fianco a fianco per sei anni, nel corso dei quali si è instaurato un rapporto che va al di là della partita. Credo proprio che Marco sarà il primo a mettersi a disposizione nel caso in cui avessi bisogno di qualche consiglio. Andremo avanti con il lavoro che abbiamo fatto fino a questo punto: cambiare è rischioso, anche perchè la squadra ha sempre giocato una buona pallacanestro e soprattutto è serena, deve solo rendere la mente più sgombra in determinate situazioni. Da giocatore ho affrontato situazioni difficili, ritrovandomi a lottare per la salvezza in campionati nei quali retrocedevano 4 squadre su 16. Quello che mi è stato trasmesso vorrei poterlo trasmettere ai ragazzi, facendo valere l’esperienza maturata”
Da casalese doc, quali sono le sue sensazioni?
“Per me è la realizzazione di un sogno, e oggi ne vivo il coronamento”