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Due denunce a piede libero per le truffe ai “Compro Oro”
I truffatori, di origine napoletana e catanee avevano compiuto i reati a Mortara e Casale. Sono finiti nel mirino della giustizia grazie ad una minuziosa indagine del commissariato di Casale Monferrato ed alla collaborazione tra squadra investigativa ed amministrativa
I truffatori, di origine napoletana e catanee avevano compiuto i reati a Mortara e Casale. Sono finiti nel mirino della giustizia grazie ad una minuziosa indagine del commissariato di Casale Monferrato ed alla collaborazione tra squadra investigativa ed amministrativa
Due denunce a piede libero per truffa e ricettazione alla procura della Repubblica di Casale Monferrato. E l’esito di una minuziosa indagine effettuata dalla squadra amministrativa e da qualle investigativa del Commissariato di Casale della Polizia di Stato, diretto da Athos Vecchi.
I reati si erano consumati ai danni di due esercizi commerciali di compravendita di oggetti preziosi, i “Compro Oro”, a Casale ed a Mortara, ad opera di due 49enni, uno originario di Napoli, l’altro di Catania.
I truffatori, fingendosi clienti avevano ingannato gli esercenti cedendo loro monili che asserivano essere a base di oro bianco, con impresso timbri identificativi orafi valenzani (totalmente estranei alla truffa). In contropartita avevano ricevuto circa duemila euro. Ma alla prova della fiamma i falsi preziosi sono risultati essere composti da una lega metallica priva di oro. La denuncia e le successive perquisizioni nelle loro abitazioni hanno permesso di sequestrare alcuni punzoni per marchiare gli oggetti ed alcune centinaia di monili identici a quelli utilizzati nel commettere il reato. Uno dei denunciati è un pluripregiudicato, già arrestato dalla Polizia di Stato, con precedenti per contraffazione di euro in moneta e per falso monetario.
I reati si erano consumati ai danni di due esercizi commerciali di compravendita di oggetti preziosi, i “Compro Oro”, a Casale ed a Mortara, ad opera di due 49enni, uno originario di Napoli, l’altro di Catania.
I truffatori, fingendosi clienti avevano ingannato gli esercenti cedendo loro monili che asserivano essere a base di oro bianco, con impresso timbri identificativi orafi valenzani (totalmente estranei alla truffa). In contropartita avevano ricevuto circa duemila euro. Ma alla prova della fiamma i falsi preziosi sono risultati essere composti da una lega metallica priva di oro. La denuncia e le successive perquisizioni nelle loro abitazioni hanno permesso di sequestrare alcuni punzoni per marchiare gli oggetti ed alcune centinaia di monili identici a quelli utilizzati nel commettere il reato. Uno dei denunciati è un pluripregiudicato, già arrestato dalla Polizia di Stato, con precedenti per contraffazione di euro in moneta e per falso monetario.