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La questione Eternit torna in consiglio comunale
Questa sera ne parlerà il sindaco Giorgio Demezzi in una comunicazione. Ma alla minoranze non basta e chiedono un consiglio comunale straordinario. In aula anche l'urbanizzazione dell'ex area Cofi - Demar con nuove metrature commerciali
Questa sera ne parlerà il sindaco Giorgio Demezzi in una comunicazione. Ma alla minoranze non basta e chiedono un consiglio comunale straordinario. In aula anche l'urbanizzazione dell'ex area Cofi - Demar con nuove metrature commerciali
La seduta di mercoledì era stata tutto sommato tranquilla. Ma questo sera, lunedì, ci sono tutti i presupposti perché il consiglio comunale, convocato da Grazia Bocca, qualche scintilla l’accenda.
Il sindaco Giorgio Demezzi, ripresosi dall’indisposizione che lo ha bloccato praticamente tutta la passata settimana, farà una comunicazione sui contenuti della delibera di giunta del 3 febbraio scorso, con la quale è stata sbattuta la porta in faccia, in modo definitivo, alla proposta di transazione dello svizzero Stephan Schmidheiny e toccherà l’argomento degli interventi che si dovranno affrontare per bonifica e ricerca. Ma l’opposizione non ci sta, giudicando troppo riduttiva una semplice comunicazione.
I capigruppo di Pd, Casale si cambia, Sinistra Casalese – Sel, Democratici per Casale ed Udc avevano già nelle passate settimane chiesto una delibera formale di revoca dell’atto di indirizzo con il quale nel dicembre scorso il consiglio comunale aveva (a maggioranza) dato il disco verde alla transazione, momento amministrativo poi superato dagli eventi.
Poiché non si è arrivati ad alcuna conclusione, gli stessi gruppi, ai quali si è aggiunta Nuove Frontiere chiedono ora una convocazione, in via straordinaria del consiglio comunale (come è facoltà concessa loro dalle legge e dallo Statuto comunale) presentando un ordine del giorno nel quale si impresa l’amministrazione comunale a svolgere una costante attività di coinvolgimento, informazione e confronto con tutte le istituzioni cittadine, l’Afeva, le organizzazioni sindacali ed i sindaci dei 48 Comuni e ad informare mensilemnente il consiglio su ogni atto relativo alla attuazione dei progetti di bonifica e ricerca attraverso la conferenza dei capigruppo e le commissioni consigliari. Questa sera, però, il terreno si scontro potrà anche essere un altro: quello dell’adozione del progetto preliminare per la variante numero 20 al piano regolatore, finalizzata all’area ex Cofi – Demar, da cui si ricavrebbero spazi per un’altra struttura di grande distribuzione. Il Pd mercoledì, per bocca del capogruppo Davide Sandalo, aveva approvato la variante 19 di Oltreponte, avvertendo, però, “che in altre parti della città le valutazioni potrebbero essere diverse”.
Il sindaco Giorgio Demezzi, ripresosi dall’indisposizione che lo ha bloccato praticamente tutta la passata settimana, farà una comunicazione sui contenuti della delibera di giunta del 3 febbraio scorso, con la quale è stata sbattuta la porta in faccia, in modo definitivo, alla proposta di transazione dello svizzero Stephan Schmidheiny e toccherà l’argomento degli interventi che si dovranno affrontare per bonifica e ricerca. Ma l’opposizione non ci sta, giudicando troppo riduttiva una semplice comunicazione.
I capigruppo di Pd, Casale si cambia, Sinistra Casalese – Sel, Democratici per Casale ed Udc avevano già nelle passate settimane chiesto una delibera formale di revoca dell’atto di indirizzo con il quale nel dicembre scorso il consiglio comunale aveva (a maggioranza) dato il disco verde alla transazione, momento amministrativo poi superato dagli eventi.
Poiché non si è arrivati ad alcuna conclusione, gli stessi gruppi, ai quali si è aggiunta Nuove Frontiere chiedono ora una convocazione, in via straordinaria del consiglio comunale (come è facoltà concessa loro dalle legge e dallo Statuto comunale) presentando un ordine del giorno nel quale si impresa l’amministrazione comunale a svolgere una costante attività di coinvolgimento, informazione e confronto con tutte le istituzioni cittadine, l’Afeva, le organizzazioni sindacali ed i sindaci dei 48 Comuni e ad informare mensilemnente il consiglio su ogni atto relativo alla attuazione dei progetti di bonifica e ricerca attraverso la conferenza dei capigruppo e le commissioni consigliari. Questa sera, però, il terreno si scontro potrà anche essere un altro: quello dell’adozione del progetto preliminare per la variante numero 20 al piano regolatore, finalizzata all’area ex Cofi – Demar, da cui si ricavrebbero spazi per un’altra struttura di grande distribuzione. Il Pd mercoledì, per bocca del capogruppo Davide Sandalo, aveva approvato la variante 19 di Oltreponte, avvertendo, però, “che in altre parti della città le valutazioni potrebbero essere diverse”.