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Polizia Locale: due denunce
Identificati un writer e un uomo senza permesso di soggiorno che vendeva capi d'abbigliamento contraffatti
Identificati un writer e un uomo senza permesso di soggiorno che vendeva capi d'abbigliamento contraffatti
Due interventi della Polizia Locale di Casale Monferrato hanno portato la scorsa settimana alla segnalazione di un writer vercellese per deturpamento e imbrattamento aggravato e di un senegalese per commercio di capi d’abbigliamento contraffatti e clandestinità.
A seguito di un’intensa attività di indagine svolta dagli uomini del comandante Maurizio Prina in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Vercelli si è pervenuti all’identificazione un writer vercellese di 38 anni che, nel corso dell’estate 2011, deturpò con scritte il sottopassaggio della stazione ferroviaria di Casale Monferrato e un’abitazione privata sulla provinciale 31 per Vercelli, in frazione Casale Popolo.
All’epoca dei fatti furono trasmesse denunce contro ignoti alla Procura della Repubblica: grazie agli scambi informativi sul mondo dei cosiddetti writers tra la Polizia Locale di Casale Monferrato e la Squadra Mobile della Questura di Vercelli, la settimana scorsa è stata effettuata una comparazione degli imbrattamenti perpetrati in città con analoghi episodi accaduti a Vercelli.
All’esito della comparazione con il materiale in possesso della Squadra Mobile di Vercelli non è emerso alcun dubbio circa l’assoluta identicità del carattere grafico degli imbrattamenti (costituiti da firme, in gergo “tag”) lasciate dal writer vercellese, già precedentemente identificato, indicanti gli acronimi “Fetente” e “Thiago”.
Il responsabile è stato pertanto segnalato all’Autorità Giudiziaria per il reato di deturpamento e imbrattamento aggravato (art. 639 codice penale).
Venerdì 2 marzo, invece, durante il mercato di piazza Castello, agenti della Polizia Locale hanno individuato un cittadino senegalese, di 50 anni, intento a esibire per la vendita capi d’abbigliamento contraffatti.
L’uomo, che alla vista degli agenti ha tentato la fuga, è stato immediatamente bloccato. Il successivo controllo ha portato al sequestro di numerosi capi d’abbigliamento contraffatti, giacche a vento, giubbotti, borse, portafogli, cinture e polo riconducibili a noti marchi d’abbigliamento come Louis Vuitton, Fendi, Gucci, Fred Perry, Moncler, Belstaff, Napapijri e Peuterey.
Dai controlli effettuati, l’uomo risultava inoltre clandestino sul territorio nazionale, pertanto è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per i reati in materia di contraffazione del marchio e ricettazione e per il reato di permanenza irregolare sul territorio nazionale.
“È doveroso ricordare – hanno spiegato il comandante Maurizio Prina e il vice commissario Vittorio Pugno – che in materia di contraffazione anche l’acquisto è punito dalla legge con una sanzione pecuniaria da 500 fino a 10 mila euro, qualora l’acquirente non accerti preventivamente la legittima provenienza della merce quando la condizione di chi la offre e l’entità del prezzo richiesto inducano a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti e in materia di proprietà intellettuale”.
A seguito di un’intensa attività di indagine svolta dagli uomini del comandante Maurizio Prina in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Vercelli si è pervenuti all’identificazione un writer vercellese di 38 anni che, nel corso dell’estate 2011, deturpò con scritte il sottopassaggio della stazione ferroviaria di Casale Monferrato e un’abitazione privata sulla provinciale 31 per Vercelli, in frazione Casale Popolo.
All’epoca dei fatti furono trasmesse denunce contro ignoti alla Procura della Repubblica: grazie agli scambi informativi sul mondo dei cosiddetti writers tra la Polizia Locale di Casale Monferrato e la Squadra Mobile della Questura di Vercelli, la settimana scorsa è stata effettuata una comparazione degli imbrattamenti perpetrati in città con analoghi episodi accaduti a Vercelli.
All’esito della comparazione con il materiale in possesso della Squadra Mobile di Vercelli non è emerso alcun dubbio circa l’assoluta identicità del carattere grafico degli imbrattamenti (costituiti da firme, in gergo “tag”) lasciate dal writer vercellese, già precedentemente identificato, indicanti gli acronimi “Fetente” e “Thiago”.
Il responsabile è stato pertanto segnalato all’Autorità Giudiziaria per il reato di deturpamento e imbrattamento aggravato (art. 639 codice penale).
Venerdì 2 marzo, invece, durante il mercato di piazza Castello, agenti della Polizia Locale hanno individuato un cittadino senegalese, di 50 anni, intento a esibire per la vendita capi d’abbigliamento contraffatti.
L’uomo, che alla vista degli agenti ha tentato la fuga, è stato immediatamente bloccato. Il successivo controllo ha portato al sequestro di numerosi capi d’abbigliamento contraffatti, giacche a vento, giubbotti, borse, portafogli, cinture e polo riconducibili a noti marchi d’abbigliamento come Louis Vuitton, Fendi, Gucci, Fred Perry, Moncler, Belstaff, Napapijri e Peuterey.
Dai controlli effettuati, l’uomo risultava inoltre clandestino sul territorio nazionale, pertanto è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per i reati in materia di contraffazione del marchio e ricettazione e per il reato di permanenza irregolare sul territorio nazionale.
“È doveroso ricordare – hanno spiegato il comandante Maurizio Prina e il vice commissario Vittorio Pugno – che in materia di contraffazione anche l’acquisto è punito dalla legge con una sanzione pecuniaria da 500 fino a 10 mila euro, qualora l’acquirente non accerti preventivamente la legittima provenienza della merce quando la condizione di chi la offre e l’entità del prezzo richiesto inducano a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti e in materia di proprietà intellettuale”.