“Anche le Ambasciate aiutino a recuperare i soldi di Schmidheiny”
E' uno degli scenari che si potranno vedere dopo il deposito della sentenza. Lo ha detto il sindaco Demezzi in una comunicazione al Consiglio. Poi all'una di notte arriva il via libera ad un nuovo insediamento commerciale rilevante con il no dell'opposizione
E' uno degli scenari che si potranno vedere dopo il deposito della sentenza. Lo ha detto il sindaco Demezzi in una comunicazione al Consiglio. Poi all'una di notte arriva il via libera ad un nuovo insediamento commerciale rilevante con il no dell'opposizione
Le Ambasciate d’Italia nei Paesi dove possono avere sede ed interessi i condannati del processo Eternit e le società loro collegate potrebbero avere un ruolo nella fase di esecuzione della sentenza. Lo ha detto il sindaco Giorgio Demezzi nella comunicazione con la quale ha aperto il consiglio comunale ieri sera, al ritorno pieno dopo l’indisposizione che lo ha tenuto lontano dal Comune per una decina di giorni.
Nella comunicazione – che sostanzialmente anticipa temi che verranno discussi nella seduta straordinaria, che si svolgerà tra 15 giorni, chiesta da tutti i gruppi al di fuori della maggioranza di governo cittadino Pdl e Lega – non ha contenuto sostanzialmente grandi novità.
Più che altro Demezzi ha fatto un riepilogo di quanto è accaduto è ha ribadito che “è un lavoro da fare tutti insieme, con la collaborazione di tutti i soggetti che devono recuperare i soldi liquidati dal Tribunale di Torino”.
Il sindaco ha anche ribadito il ruolo che Casale dovrà ricoprire come centro di riferimento per i Comuni del territorio e ha anticipato che sta per avviarsi l’iter verso un processo Eternit – bis dove il reato che verrà contestato sarà quello di omicidio volontario con dolo eventuale, ben più dura di quella del primo procedimento.
E ha pure precisato che si sta valutando la possibilità di seguire strade che possano permettere il radicamento delle cause di risarcimento del danno civile davanti al Tribunale di Casale, soluzione che consentirebbe, tra l’altro, una sua permanenza in vita, dato che è un ufficio giudiziario a rischio di soppressione. Nel dibattito che è seguito, sostanzialmente, ne è sortita la solita divisione tra maggioranza ed opposizioni, con la prima a fare quadrato sulle scelte dell’amministrazione, la seconda a rimarcare come la scelta e la “fase due” invocata dal sindaco non siano poi così sentite come dovrebbero.
Divisione che si è avuta anche in occasione del punto di maggiore sostanza della serata: il progetto preliminare della ventesima variante del Piano regolatore generale che da il via libera alla realizzazione di una struttura commerciale di 2500 metri quadrati nell’ex area Demar, praticamente antistante il Mercato Pavia, a poca distanza da piazza Castello. Su questo punto il centro destra e l’Udc hanno votato a favore, contro le opposizioni di centro sinistra e di sinistra, mentre Nuove Frontiere, con Massimo De Bernardi si è astenuta.