Musica e spettacolo al Pantagruel
Al Circolo di Casale Monferrato giovedì 29 musica folk e pop con Sarsaparilla. Venerdì 30 Volontà divisa, un monologo/spettacolo a tappe di Luca Atzori con Emilio Bonelli
Al Circolo di Casale Monferrato giovedì 29 musica folk e pop con Sarsaparilla. Venerdì 30 Volontà divisa, un monologo/spettacolo a tappe di Luca Atzori con Emilio Bonelli
Giovedi 29 marzo alle 21,30 da Philadelphia Sarsaparilla. La “salsapariglia” è una pianta arbustiva rampicante nota per le proprietà depurative delle sue radici. Dietro questo curioso moniker si nasconde il progetto alt-folk di Brandon Miller, musicista nato a Philadephia e trapiantato a Berlino, che proprio all’inizio di quest’anno ha pubblicato il suo primo album in studio, Everyone Here Seems So Familiar. La musica di Miller supera le barriere più tradizionali del folk per esplorare un cosmo intero di sonorità, spaziando così dal cantautorato alla folk-tronica, dall’indie-rock all’ambient, dal folk-rock all’alt-country. Con lo stesso spirito di sperimentazione, Brandon Miller affronta il “re della strada” Roger Miller (nessun legame di parentela tra i due), artista country di estrazione honky-tonk noto soprattutto per le sue divertenti “novelty songs”. Lo scanzonato western-country di Dang Me, uno dei brani più noti dell’honky-tonker texano, cede qui il posto a un country-folk asciutto e tirato, in una personalissima rivisitazione che testimonia la vivace creatività di (Brandon, in questo caso).
Le canzoni di Sarsaparilla sono una miscela unica di folk, cantautorato e pop. Influenzato da Led Zeppelin, Pixies, Tom Waits, Radiohead e persino da Beethoven, questo straordinario compositore del canto delicato e ipnotizzante si è guadagnato l’attenzione della scena musicale alternativa berlinese. È proprio nella nuova mecca della musica indipendente che Sarsaparilla ha dato luce al suo primo album il 21 gennaio 2011, distribuito in Germania, Austria e Svizzera. Nell’album domina la sua voce viscerale e malinconica, accompagnata da chitarra acustica, violino e tromba. Una musica semplice e di rara intensità che ci sussurra i segreti dei nativi americani e della loro terra. Recensito da Rolling Stone e da gran parte della stampa specializzata, è stato paragonato a Cohen e a Josè Gonzales. I suoi live si distinguono per la passione e l’onestà di questo artista, che si esibisce regolarmente in tutta europa in solo o in trio, conquistando ogni volta il suo pubblico.
Venerdi 30 alle 21,30 Volontà divisa, un monologo/spettacolo a tappe di Luca Atzori con Emilio Bonelli. Ciascuno di noi, almeno una volta nella vita, ha detto: “Scusami, non volevo”. La questione della volontà è sempre presente, più o meno esplicitamente, nelle riflessioni religiose, filosofiche e scientifiche fin dagli albori dell’umanità. Strettamente correlato ai temi del libero arbitrio, dell’autocoscienza e dell’individualità di ciascuno di noi, il problema della volontà negli ultimi anni è diventato uno dei punti chiave della contemporaneità; molti sono stati gli strumenti usati per analizzarlo, dalla neurologia alle ultime teorie sociologiche, e molti i punti di vista che hanno cercato di formalizzare un paradigma per comprenderne i meccanismi di funzionamento. Dai piccoli gesti quotidiani di memoria muscolare fino ai grandi dilemmi etici del nostro comportamento di fronte alle ingiustizie del mondo, esercitiamo la nostra volontà senza sapere esattamente come funziona, in modo naturale ed inconsapevole, eppure essa è responsabile del bene e del male, del dolore e della felicità, del passato e del destino nostro e di tutti quelli che ci circondano. Volontà divisa vuole essere per il pubblico uno spunto di riflessione su queste tematiche; non parteciperà al sistema imperante che offre risposte preconfezionate ma inviterà a riconsiderare molte idee date per scontate a proposito della volontà personale di ciascuno di noi, e di come essa sia socialmente percepita da chi ci circonda. Il pubblico si troverà ad assistere alla decisione irrevocabile di un uomo che non solo prenderà consapevolezza del fatto di non essere desiderato come parte integrante del consorzio umano, ma accetterà questa sua natura ribelle fino alle sue estreme conseguenze. Una delle accuse che muoverà alla società sarà proprio quella di essere tollerante e accogliente solo verso chi gioca secondo le stesse regole, ma di estromettere in modo tanto ragionevole quanto spietato chi non accetta i valori comuni socialmente condivisi.
Ancora due appuntamenti nel fine settimana: sabato 31 marzo, alle 21,30, la presentazione del nuovo numero della rivista culturale Babau. Domenica 1° aprile alle 19 musica con Frankspara.