Casale, contro il Poggibonsi per rinascere
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Casale, contro il Poggibonsi per rinascere

Gli uomini di Buglio chiamati ad invertire il trend negativo dell'ultimo mese, di fronte ad una pretendente per i playoff. E mercoledi c'è il Cuneo...

Gli uomini di Buglio chiamati ad invertire il trend negativo dell'ultimo mese, di fronte ad una pretendente per i playoff. E mercoledi c'è il Cuneo...

Un mese da dimenticare, quello di marzo, in casa nerostellata. Ed il fatto che la partita contro il Poggibonsi caschi il primo d’aprile è forse un segno del destino. Mese nuovo, vita nuova, cosi si spera. Serve, ai nerostellati, disintossicarsi da un mese nel quale il Casale ha sostanzialmente demolito tutto quanto costruito da inizio stagione: punti, gioco e sicurezze. Un mese aperto dallo scontro pirotecnico con il Montichiari, con i gol di Peluso,Iannini e Taddei per avere la meglio sulle bombe dalla distanza di Dimas. Segnale di gran carattere, ma anche che qualcosa comincia a non girare pure nella squadra e non solo a livello societario. Che poi, a ben pensarci, forse parte tutto da lì: se più di metà organico ha già smobilitato i propri procuratori per trovare una sistemazione per l’anno prossimo evidentemente una piena e profonda adesione alla causa non c’è. Non una critica, perchè è assolutamente comprensibile, piuttosto un dato di fatto. Da quel giorno, dalla partita contro il Montichiari, il nulla: zero gol segnati in quattro gare, e dunque inevitabilmente zero vittorie. E se lo 0-0 contro il Treviso venne accolto tutto sommato come un buon risultato, da quel momento in poi solo cocenti delusioni. 0-2 al Palli contro il Borgo a Buggiano di Firicano, pareggio a reti inviolate contro il Mantova e, infine, l’ultima beffa, domenica scorsa a Savona, con Francesco Buglio superato dal figlio Angelo, freddo quanto basta dagli undici metri per stendere la squadra di papà. Zero gol, zero vittorie, zero gioco, una crisi d’identità assoluta che è nata dalla società e che con ogni probabilità ha esteso le proprie radici fino ad insidiarsi prepotentemente nel cuore di una squadra che sembra essere l’ombra sbiadita di sè stessa, almeno per quanto fatto vedere fino a dicembre.

DOMENICA POGGIBONSI, MERCOLEDI CUNEO – Davanti a sè il Casale si ritrova due scontri verità, da non poter fallire se l’obiettivo rimane la promozione diretta e, quindi, almeno il secondo posto. Al “Palli” arriva un Poggibonsi pienamente lanciato nella lotta per l’ultima piazza playoff rimasta a disposizione: a contendersela ci sono almeno sei squadre, e se alcune di queste – vedi Pro Patria – godono dei favori dei pronostici, la squadra senese è quella che per ora ha messo tutti in fila in classifica, forte del pesante 2-1 raccolto contro l’Alessandria domenica scorsa. Contro i grigi sono venuti a galla pregi e difetti dei toscani, determinati sottoporta quanto distratti dietro: la scarsa freddezza di Santoni, sullo 0-0 e a partita appena cominciata, ha fatto la differenza in un match che poteva riservare un finale completamente diverso. La perforabilità dei giallorossi è venuta a galla un po’ lungo tutto il campionato, basti pensare al 3-1 con cui il San Marino è passato due domeniche fa. E una squadra votata all’attacco come il Casale, che si presenta sul terreno di gioco sempre con tre o quattro attaccanti (più gli inserimenti di Iannini), almeno idealmente dovrebbe andare a nozze. Lo stesso discorso, però, era stato fatto contro Mantova e Savona, oggi il Casale da tenere ben lontano da ogni discorso fatto solo sulla carta. E mercoledi c’è un avversario ancora più tosto, il Cuneo che si è preso in classifica proprio il posto del Casale. Un derby che sarà ancora più ricco di significato e che rappresenta la seconda delle due tappe fondamentali distanziate di pochi giorni. Se il Casale deve rinascere, dovrà cominciare proprio da qui.

ATTACCO PESANTE – Servirà una partita d’attacco. Di raziocinio, ma in ogni caso impostata sull’offensività. Per questo c’è più di qualche dubbio sul modulo, se partire sin dall’inizio con il 4-2-3-1 oppure attendere l’evolversi del match ede eventualmente infierire a partita in corso. Ora come ora l’assetto di partenza è un più moderato 4-3-3, con Taddei e Peluso a supporto di Curcio, che è a secco da sette turni di fila. Centrocampo formato da Iannini,Gambadori e uno tra Siega e Capellupo, a seconda di quanto mister Buglio intenderà essere offensivo dal primo minuto.


Le immagini della vittoria del Poggibonsi con l’Alessandria
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