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Impiegato “infedele”, il comune valuterà di chiedere il risarcimento danni
La vicenda del funzionario infedele nata da una segnalazione al sindaco Teresa Zaccone. Adesso l'amministrazione dovrà valutare attentamente la situazione per chiedere o meno i danni. Intanto è entrato in servizio il nuovo tecnico dell'Unione Collinare
La vicenda del funzionario infedele nata da una segnalazione al sindaco Teresa Zaccone. Adesso l'amministrazione dovrà valutare attentamente la situazione per chiedere o meno i danni. Intanto è entrato in servizio il nuovo tecnico dell'Unione Collinare
Si arricchisce di nuovi particolari la vicenda del funzionario infedele condannato a due anni di reclusione per peculato e concussione con patteggiamento del giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Casale Monferrato.
Spiega il sindaco di San Giorgio Monferrato, Teresa Zaccone: “Tutto è partito da una doglianza che mi era stata fatta da un artigiano che aveva lamentato dei comportamenti non proprio corretti del geometra. Inizialmente ho condiviso questa situazione con il vice sindaco, l’assessore e il segretario comunale dando una informativa alla minoranza dopo la venuta della polizia di Stato in Comune il 27 novembre scorso. C’era il segreto delle indagni preliminari”.
Il sindaco nella giornata di ieri ha avuto un incontro anche con la minoranza nel quale ha fornito – essendo ormai stata resa di dominio pubblico la vicenda – tutti i particolari del caso. Cosa succedera ora, l’amministrazione intende richiedere i danni al funzionario infedele? Su questo punto il primo cittadino sangiorgese è cauto: “Dovremo valutare l’esatto ammontare del danno – dice il primo cittadino – poi, sentiti i nostri legali, decideremo se agire o meno in sede civile per il ristoro del danno”.
Il funzionario, o meglio l’ormai ex funzionario, aveva rassegnato le proprie dimissioni il 4 dicembre con decorrenza dal 31 dicembre, ma è rimasto in carica sino al 15 febbraio per via del tempo di preavviso. Al suo posto c’è adesso l’architetto Stefania Raso e ci sarà presto – entro al massimo una decina di giorni – la realizzazione di un’opera molto attesa, soprattutto nella località Pozzo Sant’Evasio, la realizzazione dello scolmatore per le acque della Gattola che dovrebbe, in questo modo evitare – quanto meno limitare – le fuoruscite del torrente nella zona.
Spiega il sindaco di San Giorgio Monferrato, Teresa Zaccone: “Tutto è partito da una doglianza che mi era stata fatta da un artigiano che aveva lamentato dei comportamenti non proprio corretti del geometra. Inizialmente ho condiviso questa situazione con il vice sindaco, l’assessore e il segretario comunale dando una informativa alla minoranza dopo la venuta della polizia di Stato in Comune il 27 novembre scorso. C’era il segreto delle indagni preliminari”.
Il sindaco nella giornata di ieri ha avuto un incontro anche con la minoranza nel quale ha fornito – essendo ormai stata resa di dominio pubblico la vicenda – tutti i particolari del caso. Cosa succedera ora, l’amministrazione intende richiedere i danni al funzionario infedele? Su questo punto il primo cittadino sangiorgese è cauto: “Dovremo valutare l’esatto ammontare del danno – dice il primo cittadino – poi, sentiti i nostri legali, decideremo se agire o meno in sede civile per il ristoro del danno”.
Il funzionario, o meglio l’ormai ex funzionario, aveva rassegnato le proprie dimissioni il 4 dicembre con decorrenza dal 31 dicembre, ma è rimasto in carica sino al 15 febbraio per via del tempo di preavviso. Al suo posto c’è adesso l’architetto Stefania Raso e ci sarà presto – entro al massimo una decina di giorni – la realizzazione di un’opera molto attesa, soprattutto nella località Pozzo Sant’Evasio, la realizzazione dello scolmatore per le acque della Gattola che dovrebbe, in questo modo evitare – quanto meno limitare – le fuoruscite del torrente nella zona.