Peluso scaccia la crisi
Il Casale torna a vincere, battendo il Poggibonsi con un gol della punta nel finale. Il Cuneo perde 2-1 a Mantova, nerostellati secondi in classifica
Il Casale torna a vincere, battendo il Poggibonsi con un gol della punta nel finale. Il Cuneo perde 2-1 a Mantova, nerostellati secondi in classifica
Finisce il periodo d’astinenza, in casa nerostellata. Il Casale lascia definitivamente alle spalle marzo, e non solo per motivi di calendario. Un marzo da dimenticare, di cui si è potuto salvare solo lo scontro pirotecnico con il Montichiari. Da lì in avanti, solo sconfitte o pareggi. Serve un gol di Peluso, ad un quarto d’ora dal termine, al primo vero tiro in porta, per avere la meglio su un Poggibonsi che per fortuna dei monferrini è arrivato al “Palli” in veste di lontano parente della squadra vista sette giorni prima contro l’Alessandria. Merito, perlomeno in parte, di un Casale che continua ad avere problemi, soprattutto dalla metà campo in su, ma che se non altro ritrova quella grinta e quella voglia di fare di cui si era persa traccia da almeno un mese. Un confortante segnale di miglioramento, che dovrebbe incoraggiare gli uomini di Buglio in vista del rush finale, che comincia già mercoledi prossimo in casa del Cuneo, altro appuntamento che i nerostellati non possono fallire. In uno stadio colpevolmente semi-deserto, troppo arido per una squadra che ha dominato gran parte del campionato e che, oggi come oggi, sarebbe promossa alla serie superiore, il Casale fa tutto da solo, controlla bene i senesi, non si scoraggia di fronte ai propri evidenti limiti e, anzi, trova la forza nel finale per capitalizzare lo spunto vincente del singolo. Chi segue il Casale da qualche mese a questa parte avrà potuto apprezzare la gioia incontenibile, al momento del gol, di una squadra che sembrava attendere da secoli un gol che sbloccasse tutto e tutti, sortilegi compresi. Di una realtà completamente smarrita, sia dal punto di vista societario che agonistico, se n’è ritrovata mezza, più nella sostanza che nella forma, cosa che, almeno per oggi, può assolutamente bastare.
PARTENZA SPRINT – Mister Buglio perde all’ultimo Capellupo e recupera il duo Garrone-Gambadori, schierato a centrocampo ad affiancare Iannini, spostato a ridosso della trequarti a fare raccordo con l’attacco formato dal trio Siega-Taddei-Curcio. Mister Fraschetti manda in campo l’undici previsto alla vigilia, tenendo fuori solamente Falomi e preferendogli in attacco Dal Bosco. Inizio sprint dei padroni di casa, che vogliono riscattarsi dalle ultime cocenti delusioni: passano pochi giri di orologio e Taddei mette panico in area senese con un cross teso che i giallorossi a fatica spazzano via. Passa all’incirca un quarto d’ora e Iannini, il più pimpante tra i nerostellati, si inventa un’azione personale degna del Kakà d’altri tempi: slalom in mezzo a Giunchi ed El Kamch in mezzo al campo, poi involata verso l’area e botta dalla trequarti, con la palla che esce non di molto alta sopra la traversa. Al 20′ l’episodio che può cambiare la partita: punizione di Gambadori bassa e tesa, Sportiello vede la sfera all’ultimo e abbozza la presa, ma la palla gli sfugge. Sulla palla vagante si avventa Curcio, che steso platealmente invoca il (sacrosanto) rigore. Penalty che viene concesso, ma in un secondo momento l’arbitro Todaro vede la chiamata di Iorizzo, che ha pescato la punta nerostellata in offside al momento del calcio di Gambadori. L’episodio mette sostanzialmente la prima frazione di gioco in modalità “off”, dato che nella seconda metà di primo tempo non succede praticamente nulla, con le squadre dedite (fin troppo) a controllarsi a vicenda.
RISOLVE PELUSO – Le squadre tornano dagli spogliatoi e al Casale bastano pochissimi secondi per rendersi subito pericoloso. Non con un’azione provata e riprovata in allenamento, sia ben chiaro. Perchè il cross di Naglieri nasce impreciso e fuori misura, ma basta un soffio di vento per correggere la traiettoria verso la porta: solo la traversa dice di no per l’1-0. E’ un Casale disordinato, magari un po’ impacciato e pasticcione, ma finalmente volenteroso, come da un mese non lo si vedeva. Il problema rimane sempre e comunque il gol, senza il quale le vittorie non possono arrivare. Taddei non segna dalla partita contro il Montichiari, e Curcio è a secco da sette partite di fila. Il 4-3-3 di Buglio funziona piuttosto bene e imbriglia il Poggibonsi, ma manca lo spunto negli ultimi decisivi 20 metri. La mossa del mister, che fa entrare nel finale Peluso, è di quelle azzeccate: la mezzapunta nerostellata riesce subito a dare verve e profondità alla manovra, molto più di quanto non sia riuscito a fare uno spento, finanche irritante, Siega. Poi, l’azione del gol, con Peluso che si assesta palla sul destro e scarica un bolide che va dritto dritto sul secondo palo. Un gol che sblocca l’astinenza nerostellata (quattro turni all’asciutto per i monferrini) ma anche la rabbia agonostica del Poggibonsi, che dopo essersi nascosto per almeno 80′ viene fuori nel finale, anche se di occasioni colossali non ne crea. Buon per il Casale, che meglio non poteva cominciare il nuovo mese.
TABELLINO
CASALE – POGGIBONSI: 1-0 (0-0)
RETI: 33’st Peluso
CASALE (4-3-3): Adornato 6; Silvestri 6, Gonnella 6, Vignati 6, Naglieri 5 (29’st Agnesina 6); Garrone 5,5, Gambadori 5 (41’st Marchi s.v.), Iannini 6,5; Taddei 5, Curcio 5 (22’st Peluso 7), Siega 4 (a disp.: Pomat, Ciccomascolo, Gasparotto, Miello) All.: Buglio
POGGIBONSI (4-4-2): Sportiello 6; Cutrupi 6 (34’st Romanelli s.v.), Cirina 6, Dierna 6, Bronchi 6; Boldrini 5, Giunchi 5,5 (41’st Settembrini s.v.), El Kamch 6, Moscarino 5; Dal Bosco 5 (22’st Falomi 5), Pera 6 (a disp.: Gori, Malquori, Giuliacci, Bigeschi) All.: Fraschetti
ARBITRO: Todaro (Iorizzo – Boz)
NOTE: giornata soleggiata e molto calda, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori 300 circa. Ammoniti: Giunchi, Moscarino, Gonnella Angoli: 6-4 Recupero: 1’pt, 3’st