Home
Nell’uovo di Pasqua il taglio dei treni piemontesi. Alessandria e Casale fortemente penalizzate
Lo denuncia il Sel regionale e il consigliere Cerutti annuncia una interrogazione. Mentre il comitato pendolari vuole capire la situazione De Bernardi (NF): "Siamo incazzati e costernati"
Lo denuncia il Sel regionale e il consigliere Cerutti annuncia una interrogazione. Mentre il comitato pendolari vuole capire la situazione De Bernardi (NF): "Siamo incazzati e costernati"
Potatura dei rami secchi si potrebbe dire. Ma senza preavvisi o concertazioni. In un comunicato Fabio Lavagno e Vanda Bonardo del coordinamento regionale di Sel annunciano ceh “Trenitalia e Regione hanno riservato ai piemontesi una sorpresa per Pasqua: la soppressione di 12 linee ferroviarie. Vittime di questo taglio sono le tratte: Alba – Asti, Alba – Alessandria, Asti – Casale – Mortara, Cuneo – Mondovì, Cuneo – Saluzzo – Savigliano, Novi – Tortona, Alessandria – Ovada, Casale – Vercelli, SAnthià – Arona, Pinerolo – Torre Pellice, Chivasso – Asti, Ceva – Ormea”.
Il consigliere regionale di Sel Monica Cerutti precisa che “non vi è ancora un provvedimento definitivo ma questa è la fortissima intenzione espressa dall’esecutivo regionale. Immediatamente dopo la pausa pasquale presenterò una interrogazione urgente”. Il Sel conferma poi che “questo atto non è altro che la formalizzazione di uno stato di fatto già presente da molti mesi per varie mancanze di investimenti sulle vittime dei tagli. La conferenza stampa organizzata per il 16 aprile a Torino sarà occasione per affrontare queste tematichee presentare il Dossier trasporti pendolari di Sel”. Fortemente penalizzate sono sia Alessandria che Casale, oltre al collegamento Novi – Tortona. Per Casale poi la vicenda assume il sapore di una beffa soprattutto se si pensa che fino a qualche mese fa la tratta era inserita tra quelle che avrebbero dovuto venire elettrificate. “Le informazioni in nostro possesso – dice il portavoce del Comitato pendolari Casale – Vercelli – Mortara – Milano, Roberto Rossi – parlano di un passaggio su gomma del trasporto, con tutte le conseguenze negative. Ad esempio il pullman carica sono sino a 50 persone, il treno ha una capienza maggiore. E siccome a bordo del mezzo su gomma non ci possano essere più di quel numero c’è il rischio che il passeggero acquisti il biglietto e rimanga a terra. Senza contare i problemi per la circolazione veicolare che su strada vedrà aumentare il suo volume di traffico”.
Duro è il consigliere comunale di Casale della lista civica Massimo De Bernardi: “Siamo costernati e, lo scriva pure, incazzati. Il mio predecessore Caire aveva depositato un ordine del giorno in consiglio che non è mai stato votato, io un’interrogazione un mese fa. Ci doveva essere dopo la scorsa estate un incontro di quadrante a Casale per discutere i problemi dei collegamenti ferroviari. E adesso arriva questo stato di fatto, inaccettabile”. Intanto c’è chi come l’MPP sta valutando anche la presentazione di un esposto al Difensore civico regionale perché intervenga dati i notevoli disagi che si andranno a creare agli utenti.
Il consigliere regionale di Sel Monica Cerutti precisa che “non vi è ancora un provvedimento definitivo ma questa è la fortissima intenzione espressa dall’esecutivo regionale. Immediatamente dopo la pausa pasquale presenterò una interrogazione urgente”. Il Sel conferma poi che “questo atto non è altro che la formalizzazione di uno stato di fatto già presente da molti mesi per varie mancanze di investimenti sulle vittime dei tagli. La conferenza stampa organizzata per il 16 aprile a Torino sarà occasione per affrontare queste tematichee presentare il Dossier trasporti pendolari di Sel”. Fortemente penalizzate sono sia Alessandria che Casale, oltre al collegamento Novi – Tortona. Per Casale poi la vicenda assume il sapore di una beffa soprattutto se si pensa che fino a qualche mese fa la tratta era inserita tra quelle che avrebbero dovuto venire elettrificate. “Le informazioni in nostro possesso – dice il portavoce del Comitato pendolari Casale – Vercelli – Mortara – Milano, Roberto Rossi – parlano di un passaggio su gomma del trasporto, con tutte le conseguenze negative. Ad esempio il pullman carica sono sino a 50 persone, il treno ha una capienza maggiore. E siccome a bordo del mezzo su gomma non ci possano essere più di quel numero c’è il rischio che il passeggero acquisti il biglietto e rimanga a terra. Senza contare i problemi per la circolazione veicolare che su strada vedrà aumentare il suo volume di traffico”.
Duro è il consigliere comunale di Casale della lista civica Massimo De Bernardi: “Siamo costernati e, lo scriva pure, incazzati. Il mio predecessore Caire aveva depositato un ordine del giorno in consiglio che non è mai stato votato, io un’interrogazione un mese fa. Ci doveva essere dopo la scorsa estate un incontro di quadrante a Casale per discutere i problemi dei collegamenti ferroviari. E adesso arriva questo stato di fatto, inaccettabile”. Intanto c’è chi come l’MPP sta valutando anche la presentazione di un esposto al Difensore civico regionale perché intervenga dati i notevoli disagi che si andranno a creare agli utenti.