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Regione, Comune di Casale ed Asl Al affilano le armi per la battaglia legale
Primo incontro tra istituzioni per decidere il "che fare" nel dopo sentenza di Torino. A maggio ci sarà un momento di riflessione con le varie parti civili. Cavallera: "E' stato un incontro preliminare. Attendiamo le motivazioni della sentenza".
Primo incontro tra istituzioni per decidere il "che fare" nel dopo sentenza di Torino. A maggio ci sarà un momento di riflessione con le varie parti civili. Cavallera: "E' stato un incontro preliminare. Attendiamo le motivazioni della sentenza".
E’ durato un paio d’ore venerdì pomeriggio il “faccia a faccia” nella sala della giunta di palazzo San Giorgio tra 3 delle principali istituzioni pubbliche coinvolte nel processo di Torino contro il barone belga De Cartier De Marchienne e lo svizzero Stephan Schmidheiny condannati a sedici anni di reclusione in primo graro dal collegio torinese per disastro doloso ed omissione dolosa delle misure di sicurezza. La vicenda riguardava i morti per malattie amiantocorrelate degli ex stabilimenti Eternit. Nella stessa occasione il Tribunale di Torino ha anche liquidato diverse provvisionali immediatamente esecutive a favore delle numerosissime parti civili costituite. Tre di queste, Comune di Casale Monferrato, con il sindaco Giorgio Demezzi (provvisionale di 25 milioni di euro), Asl Al con il dirigente medico Massimo D’Angelo (5 provvisionale di 5 milioni di euro) e Regione Piemonte (con il vice presidente Ugo Cavallera che ha anche la delega per il legale, provvisionale di 20 milioni di euro) si sono incontrate, assistite dai rispettivi legali. “E’ stato un incontro preliminare con uno scambio di idee su quelli che potranno essere gli scenari che si andranno a delineare dopo che verranno rese note le motivazioni della sentenza del Tribunale di Torino” dice il vice presidente della Regione Piemonte. E queste dovrebbero arrivare entro la metà del prossimo mese di maggio. “A quel punto potremo vedere concretamente come agire per il recupero delle somme liquidate dal Tribunale – dice ancora Cavallera – e verrà sicuramente convocato un incontro con tutte le diverse parti civili costituite. Sicuramente sarà necessario coordinare le diverse azioni per ottenere il massimo risultato”.