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I tagli alle ferrovie lasciano il segno a Casale
Il sindaco Demezzi: "L'assessore Bonino deve venire qui a spiegare le ragioni della sua decisione ai pendolari". Le lamentele per la prossima soppressione della Casale - Vercelli. Borioli (PD): "Le destre affossano il nodo ferroviario di Casale Monferrato"
Il sindaco Demezzi: "L'assessore Bonino deve venire qui a spiegare le ragioni della sua decisione ai pendolari". Le lamentele per la prossima soppressione della Casale - Vercelli. Borioli (PD): "Le destre affossano il nodo ferroviario di Casale Monferrato"
Lascia tutti indoddisfatti la decisione regionale di tagliare 12 linee ferroviarie. E tra queste ce ne sono due, anzi praticamente tre, che riguardano Casale ed il Monferrato. Si tratta della Asti – Casale – Mortara, che in questo modo vedrebbe passare totalmente su gomma il flusso dei pendolari che viaggiano in direzione di Mortara – Milano e di Asti. Per questa linea, da tempo si sapeva che fosse nel mirino, ma la potatura che rischia di provocare una vera e propria levata di scudi è quella della Casale – Vercelli che passerebbe dalla elettrificazione (deliberata dalla giunta di Mercedes Bresso) alla sua soppressione dopo che la giunta di Roberto Cota aveva spostato i fondi necessari al suo ammodernamento ad altra destinazione. Un punto sul quale il sindaco Giorgio Demezzi non ci sta proprio: “Abbiamo sollecitato più volte l’incontro di quadrante per discutere i problemi del nodo ferroviario di Casale, inoltrato ripetutamente tutte le sollecitazioni e le segnalazioni che arrivavano dai pendolari, lavoratori e studenti”. In una recente lettera il primo cittadino casalese, nel rivolgersi all’assessore Bonino aveva parlato di “doppio salto mortale”, parafrasando il linguaggio circense, dall’elettrificazione alla soppressione. Ora ha una richiesta netta al governo regionale: “Venga l’assessore a dire a Casale, a chi viaggia ed affronta tutti i giorni di disagi, quali sono le motivazioni che hanno portato la Regione Piemonte a fare questa scelta”. E a non lasciare con classico cerino acceso i sindaci, soprattutto dei comuni centri zona, ad affrontare le ire degli utenti che vedranno sicuramente crescere le loro problematiche per viaggiare. Con buona pace di chi negli anni ha sempre predicato una politica di potenziamento della rete ferroviaria. Alla base della decisione dell’esecutivo regionale ci sarebbe la necessità di un risparmio che sarebbe stato quantificato, con la soppressione delle 12 linee su rotaia, in circa 15 milioni di euro. Peccato, però, che non andranno a coprire le insufficienze del trasporto su gomma in Piemonte ma serviranno per qualche altra voce di bilancio. Critico, sia nei confronti dell’amministrazione casalese che del consigliere regionale Marco Botta, che è di Casale, è il segretario provinciale del Pd, Daniele Borioli: “Tutte le rassicurazioni date nei mesi scorsi si sono rivelate inconsistenti ed inefficaci. In questo modo si va ad affossare il nodo ferroviario di Casale”. Interessante sarà sapere quali iniziative intenderanno intraprendere i pendolari che, in definitiva, sono i maggiori che avranno un nocumento da tale situazione.