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Un manifesto ed un ordine del giorno per difendere il Tribunale
Partono le iniziative di Ordine degli Avvocati e Comune. Intanto Cota risponde al consigliere Botta: "Rappresenterà al ministro le istanze del territorio". E il 18 in aula a palazzo San Giorgio il documento a sostegno degli uffici giudiziari casalesi
Partono le iniziative di Ordine degli Avvocati e Comune. Intanto Cota risponde al consigliere Botta: "Rappresenterà al ministro le istanze del territorio". E il 18 in aula a palazzo San Giorgio il documento a sostegno degli uffici giudiziari casalesi
“Difendi il tuo Tribunale” è il titolo del manifesto che verrà affisso nei 52 Comuni (alcuni anche in Provincia di Asti) della circoscrizione del Tribunale di Casale, a cura del Comune di Casale Monferrato e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati della città monferirna.
Si tratta dell’avvio dell’iniziativa annunciata la scorsa settimana nell’incontro svoltosi giovedì a palazzo San Giorgio. In poche, ma efficaci, battute, il manifesto spiega ai cittadini perché occorra fare quadrato per non vedersi portar via anche questo ufficio: “Il Tribunale significa più sicurezza, più tutela dei deboli, più competitività delle imprese.
La soppressione significa meno efficienza del servizio giustizia, meno dignità per tutti i cittadini, meno coesione territoriale, meno risorse”. In sintesi, come spiega il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Casale Pietro Caire – che è stato intervistato da Quartarete Blu ieri sera (la trasmissione verrà replicata sabato alle ore 17) – “ci sarebbe un impoverimento del territorio e la città andrebbe a perdere, tutta una serie di uffici e si presidi della legalità molto importanti, come la procura della Repubblica, la polizia giudiziaria, il commissariato di polizia di Stato, la tenenza della Guardia di finanza, il comando compagnia dei carabinieri, per non dimenticare la presenza significativa dell’Agenzia delle entrate. Insomma Casale diventerebbe un bel dormitorio”.
E per sensibilizzare anche il territorio circostante è stata chiesta la collaborazione dei sindaci che hanno risposto massicciamente nell’incontro della scorsa settimana. Adesso in tutti i Comuni verrà portato all’attenzione delle amministrazioni e dei consigli comunali un documento nel quale si andranno a sostenere le ragioni della contrarietà della soppressione degli uffici giudiziari a Casale. Poi il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati sta pensando ad un incontro con le rappresentanze dei cittadini monferrini per ribadire ulteriormente l’importanza del Tribunale che è considerato – dati statistici alla mano – uno dei più efficienti del Piemonte.
Il presidente Caire è anche convinto della difesa dell’ufficio del giudice di pace di Moncalvo perché “è un presidio importante per la giustizia di prossimità ed è anche una difesa della circoscrizione del Tribunale di Casale nel suo insieme”.
Nella città centro – zona, intanto, la votazione sull’ordine del giorno a sostegno degli uffici giudiziari casalesi è stata calendarizzata dal presidente Grazia Bocca nel primo consiglio comunale utile che si terrà il 18 aprile e la sua approvazione a larghissima maggioranza, se non all’unanimità, appare scontata. Intanto il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota (nella foto), ha risposto alla lettera del consigliere Marco Botta che gli domandava un intervento a favore del sistema dei tribunali piemontesi – tra cui quello di Casale – che non essendo in città capoluogo di provincia rischiano la soppressione.
“Personalmente condivido le tue preoccupazioni – ha scritto Cota, che è avvocato – soprattutto in relazione al riflesso economico che la chiusura di sedi giurisdizionali e degli uffici pubblici connessi comporta a danno dei territori interessati. Per queste ragioni nonostante il Governo regionale non eserciti alcun potere decisionale in merito all’organizzazione degli Uffici giudiziari, intendo assicurarti ugualmente il mio personale impegno a rappresentare le istanze del nostro territorio presso il Ministero della Giustizia.
Si tratta dell’avvio dell’iniziativa annunciata la scorsa settimana nell’incontro svoltosi giovedì a palazzo San Giorgio. In poche, ma efficaci, battute, il manifesto spiega ai cittadini perché occorra fare quadrato per non vedersi portar via anche questo ufficio: “Il Tribunale significa più sicurezza, più tutela dei deboli, più competitività delle imprese.
La soppressione significa meno efficienza del servizio giustizia, meno dignità per tutti i cittadini, meno coesione territoriale, meno risorse”. In sintesi, come spiega il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Casale Pietro Caire – che è stato intervistato da Quartarete Blu ieri sera (la trasmissione verrà replicata sabato alle ore 17) – “ci sarebbe un impoverimento del territorio e la città andrebbe a perdere, tutta una serie di uffici e si presidi della legalità molto importanti, come la procura della Repubblica, la polizia giudiziaria, il commissariato di polizia di Stato, la tenenza della Guardia di finanza, il comando compagnia dei carabinieri, per non dimenticare la presenza significativa dell’Agenzia delle entrate. Insomma Casale diventerebbe un bel dormitorio”.
E per sensibilizzare anche il territorio circostante è stata chiesta la collaborazione dei sindaci che hanno risposto massicciamente nell’incontro della scorsa settimana. Adesso in tutti i Comuni verrà portato all’attenzione delle amministrazioni e dei consigli comunali un documento nel quale si andranno a sostenere le ragioni della contrarietà della soppressione degli uffici giudiziari a Casale. Poi il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati sta pensando ad un incontro con le rappresentanze dei cittadini monferrini per ribadire ulteriormente l’importanza del Tribunale che è considerato – dati statistici alla mano – uno dei più efficienti del Piemonte.
Il presidente Caire è anche convinto della difesa dell’ufficio del giudice di pace di Moncalvo perché “è un presidio importante per la giustizia di prossimità ed è anche una difesa della circoscrizione del Tribunale di Casale nel suo insieme”.
Nella città centro – zona, intanto, la votazione sull’ordine del giorno a sostegno degli uffici giudiziari casalesi è stata calendarizzata dal presidente Grazia Bocca nel primo consiglio comunale utile che si terrà il 18 aprile e la sua approvazione a larghissima maggioranza, se non all’unanimità, appare scontata. Intanto il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota (nella foto), ha risposto alla lettera del consigliere Marco Botta che gli domandava un intervento a favore del sistema dei tribunali piemontesi – tra cui quello di Casale – che non essendo in città capoluogo di provincia rischiano la soppressione.
“Personalmente condivido le tue preoccupazioni – ha scritto Cota, che è avvocato – soprattutto in relazione al riflesso economico che la chiusura di sedi giurisdizionali e degli uffici pubblici connessi comporta a danno dei territori interessati. Per queste ragioni nonostante il Governo regionale non eserciti alcun potere decisionale in merito all’organizzazione degli Uffici giudiziari, intendo assicurarti ugualmente il mio personale impegno a rappresentare le istanze del nostro territorio presso il Ministero della Giustizia.