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“Sono choccato, una decisione che lascia senza parole”
Il duro commento del portavoce del Comitato pendolari. Roberto Rossi oggi incontra il sindaco. Intanto le minoranze chiedono la convocazione di una Conferenza regionale a Casale. E l'MPP mercoledì deposita il ricorso al Difensorecivico regionale
Il duro commento del portavoce del Comitato pendolari. Roberto Rossi oggi incontra il sindaco. Intanto le minoranze chiedono la convocazione di una Conferenza regionale a Casale. E l'MPP mercoledì deposita il ricorso al Difensorecivico regionale
“Sono choccato, è una decisione che lascia senza parole. Per un paio di giorni questo annuncio mi ha lasciato davvero esterrafatto”. Così Roberto Rossi, portavoce del Comitato pendolari Casale – Vercelli -Mortara – Milano commenta la decisione della Regione Piemonte, nello specifico dell’assessore regionale Barbara Bonino, di cancellare con un tratto di penna tutti i collegamenti ferroviari casalesi e tra questi l’Asti – Casale – Mortara e la Casale – Vercelli. In pratica rimarrà attiva, su rotaia, soltanto la Alessandria – Valenza – Casale – Chivasso ma, anche in questo caso, visti i disservizi che i pendolari lamentano, c’è da chiedersi per quanto. Rossi, dopo il primo momento di sconforto, è passato all’azione e in giornata in municipio incontrerà il sindaco Giorgio Demezzi (con Federico Riboldi che, appena ricevuta la delega ai trasporti si era visto piovere addosso questa grana si era sentito nell’immediato). Intanto le opposizioni (Casale si cambia, Democratici per Casale, Partito democratico, Sinistra Casalese – Sel ed Udc, Nuove Frontiere aveva già presentato una documento nel merito del potenziamento delle linee ferroviarie) in una proposta di ordine del giorno chiedono all’amministrazione di attivarsi con Regione e Trenitalia affinchè vengano ripristinate le linee e migliorati i collegamenti ferroviari. Inoltre il documento chiede che venga convocata, d’urganza, una Conferenza regionale dei trasporti e della logistia a Casale, con la partecipazione di autorità politiche e tecniche nazionali del settore. Infine il Movimento Progetto Piemonte, dopo l’annuncio della campagna “Cota, Cota, la ferrovia non si pota” mercoledì prossimo depositerà un ricorso al Difensore civico regionale.