Piccoli comuni le prospettive di un futuro incerto
"Prima facevano pressione per il terzo mandato, oggi nessuno lo chiede". Una delegazione di amministratori monferrini al Congresso regionale dei piccoli comuni a Cherasco. L'intervento dell'assessore agil enti locali Elena Maccanti
"Prima facevano pressione per il terzo mandato, oggi nessuno lo chiede". Una delegazione di amministratori monferrini al Congresso regionale dei piccoli comuni a Cherasco. L'intervento dell'assessore agil enti locali Elena Maccanti
E’ stata l’occasione per fare il punto sulla realtà dei piccoli comuni in Piemonte e sulla fase di riordino istituzionale che stanno attraversando, la quale non è ancora giunta a compimento nè a Torino (dove presto il Consiglio regionale dovrà esaminare il disegno di legge della giunta regionale e la proposta di legge del gruppo del Pd) nè a Roma. Nella Capitale, anzi, la Carta delle autonomie è ancora lungi dall’essere approvata, nonostante le varie associazioni degli enti locali abbiano trovato un punto di equillibrio.
I piccoli comuni sono in terra piemontese una realtà maggioritaria (ovviamente non come numeri) visto che sono 1077 su 1206 complessivi con una popolazone inferiore ai cinquemila abitanti e di questi quasi 600 ne hanno meno di mille. E proprio questa dimensione di popolazione riguarda gli emendamenti al testo approvato nell’agosto scorso, perché l’articolo 16 sparirà con l’eliminazione della distinzione tra comuni con meno e più di mille abitanti, che l’ex presidente dell’Anci nazionale (ed attuale presidente dell’Associazione dei comuni del Monferrato e vice sindaco di Coniolo) Riccardo Triglia aveva bollato da subito con incostituzionale. Il convegno ha visto la partecipazione oltre che di Guerra, dell’assessore regionale Elena Maccanti che ha confermato la sua vicinanza agli enti locali ed illustrato il testo che l’esecutivo porterà in aula, del vice presiedente di Anci Piemonte, Celeste Martina, di Enrico Borghi delegato Anci per le politiche della montagna, di Dimitri Tasso, vice presidente Anci Piemonte e coordinatore nazionale Anci delle Unioni di comuni. DIversi i sindaci provenienti dalla Provincia di Alessandria, da Carlo Venturino, primo cittadino di Rivarone, alla “squadra” monferrina, composta da Emanuele Demaria (Conzano), Paolo Lavagno (Ponzano), Marco Bellistri (Terruggia), Claudio Saletta (Sala), Ernesto Berra (Occimiano), Renata Zecchino (Giarole), Mauro Cabiati (Villanova Monferrato), oltre ad Angelo Muzio, vice sindaco di Frassineto e segretario del Pd di Casale. Inoltre sono intervenuti il presidente nazionale dell’Uncem Lido Riba, che ha ribadito l’importanza del ruolo della montagna piemontese e Franca Biglio dell’Anpci – Associazione nazionale piccoli comuni.