L’opera buffa contro il mesotelioma
Martedì 8 e mercoledì 9 maggio al Teatro Municipale di Casale Gianni Schicchi, opera in un atto unico di Giacomo Puccini per raccogliere fondi a favore della Fondazione Buzzi, Vitas e RiciCuci
Martedì 8 e mercoledì 9 maggio al Teatro Municipale di Casale Gianni Schicchi, opera in un atto unico di Giacomo Puccini per raccogliere fondi a favore della Fondazione Buzzi, Vitas e RiciCuci
La scelta è ricaduta sull’opera di Puccini, breve e divertente, per proporre un tema che è sì grave e drammatico ma che la città e la gente di Casale e del Monferrato hanno sempre affrontato con grande forza e dignità, divenendo simbolo e guida, a livello mondiale, della lotta alla fibra killer che, secondo le proiezioni degli epidemiologi, causerà, in Europa entro il 2020 ben 220mila vittime solo fra la popolazione maschile. L’amianto viene tra l’altro ancora utilizzato in due terzi del pianeta prenotando la morte (l’incubazione delle malattie arriva anche a 40-50 anni) a centinaia di migliaia di uomini e donne nei decenni futuri.
Dell’allestimento e del cast dell’opera – che conta complessivamente una quindicina di cantanti – si occupa l’associazione di canto lirico Operalaboratorio di Genova.
La mezzosoprano genovese Paola Pittaluga, direttrice artistica dell’associazione (e dell’allestimento dello Schicchi dell’8 e 9 maggio) conosce bene la città e realtà di Casale dove negli anni scorsi ha cantato spesso, ed è rimasta profondamente colpita dalla vicenda Eternit. “C’è grande partecipazione da parte nostra, anche se non siamo di Casale, a questa storia che è talmente drammatica e dolorosa da sembrare incredibile. È folle che cose come questa si verifichino. Il canto e lo spettacolo sono solitamente importanti per regalare due ore di serenità, ma in questo caso diventano qualcosa di molto più significativo: il veicolo e lo strumento per favorire obiettivi davvero importantissimi”. Ospite d’onore, nel ruolo chiave di Rinuccio, il tenore casalese Fabio Buonocore, recentemente al Teatro Municipale di Casale nel ruolo di Alfredo in Traviata di Giuseppe Verdi. “Ci tengo a contribuire – ha detto Buonocore – a questa causa e a questa lotta che è la lotta della mia città, a cui sono profondamente legato e dove vivono la mia famiglia e tanti miei amici. Dopo la giustizia, con la prima sentenza di condanna dei responsabili di Eternit, adesso dobbiamo chiedere attenzione per ottenere le cure necessarie e dare una speranza alle persone che si ammalano e si ammaleranno negli anni futuri. Cantare con questo scopo dà un significato profondo all’arte che è la mia vita…”.
RiciCuci si occuperà invece della realizzazione dei costumi, mentre il trucco degli artisti sarà affidato al makeupartist Paolo Demaria (cui si affidano importanti personaggi dello spettacolo) con gli allievi della sua scuola S.E. Make Up di Alessandria; gli arredi sono forniti dall’artigiano restauratore Fabrizio Caprioglio, la grafica pubblicitaria curata da Alberto Giachino, a Marisa Bottazzi il compito dell’allestimento floreale. La Papaverofilms di Alessandro Pugno si occuperà invece delle riprese e del montaggio del video. La fotografa Federica Castellana riprenderà i momenti salienti di prove e spettacolo: una galleria fotografica sarà esposta in Teatro. Tutti i partecipanti all’allestimento (cantanti, costumisti, truccatori, tecnici audio e luci, ufficio stampa, grafica pubblicitaria, e così via) lo fanno a titolo gratuito, uniti dal comune obiettivo di favorire la mission delle associazioni coinvolte.
Lo scopo – come si accennava – è la raccolta di fondi ma è anche far conoscere queste realtà, a partire dalla Fondazione Buzzi che da anni sostiene la ricerca per individuare terapie più efficaci per la cura del mesotelioma pleurico, patologia causata dall’amianto e per cui oggi la diagnosi resta infausta. Preziosissima anche l’attività di Vitas che assiste malati e famiglie che si trovano ad affrontare questo drammatico percorso, cercando – con grande professionalità e profonda umanità – di lenire il drammatico vissuto e le grandissime sofferenze e difficoltà che questa malattia comporta.
I biglietti (costo 15 euro interi e 7 euro ridotti per studenti) sono disponibili in prevendita presso la Tabaccheria Buonocore di via Roma (Portici Corti Romeo Giovannacci)-angolo via Bruna, al Chiosco Turistico IAT di piazza Castello di fronte al Teatro Municipale e alla sede dell’Afeva di piazza Castello 31. L’appello è ad aderire, per la ricerca e la speranza.