Junior, spiraglio di Serie A?
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Junior, spiraglio di Serie A?

A pochi giorni dalla fine della regular season sono diversi i club in piena crisi nella massima serie. Possibilità di ripescaggio per i rossoblu?

A pochi giorni dalla fine della regular season sono diversi i club in piena crisi nella massima serie. Possibilità di ripescaggio per i rossoblu?

Una crisi economica di livello globale che non ha mai avuto precedenti, almeno per quanto riguarda la storia più recente. Bisognerebbe tornare alle prime quattro decadi del Novecento per trovare una simile depressione, che divora tutto ciò che può essere fagocitato, compresa anche la salute dei club sportivi. Accade nel calcio, primo sport in Italia per appeal, tanto più nel basket, disciplina nella quale sempre più si sta alzando una barriera tra società ricche e povere, dove per povere si intende cariche di debiti. Tra le realtà che ancora riescono a sopravvivere nella “zona grigia”, cioè non ricchissime ma tutto sommato economicamente tranquille, c’è la Novipiù, club che nel suo piccolo ha compiuto un autentico miracolo. Miracolo perchè in un piccolo centro di provincia, in un territorio che di certo non balza agli onori della cronaca per imprese sportive, almeno nel recente passato, patron Cerutti coadiuvato dall’imprenditoria locale è riuscito a trasformare un club di Serie C, con 70 spettatori in media, in una società di Serie A con un palazzetto da tremila spetattori quasi sempre pieno. Per giunta, senza un centesimo di debito, al netto dell’avventura nella massima serie. Un club che dal punto di vista gestionale è preso a modello come punto di riferimento per realtà medio-piccole. Uno status privilegiato, frutto di sacrifici e saggezza, che in breve tempo potrebbe tornare molto comodo. Il patron si è lasciato questa settimana per riflettere su quale futuro garantire alla società, retrocessa in una LegaDue che può essere affrontata con diverse sfumature. All’orizzonte, però, si intravede anche la possibilità di un clamoroso ritorno in Serie A.

CRISI BASKET, NOVIPIU’ DI NUOVO IN SERIE A? – Si parlava, appunto, di crisi. Una crisi che sta mettendo in ginocchio diversi club di Serie A, su vari livelli. Voci di corridoio, ad esempio, dicono che lo storico sponsor della Mens Sana Siena chiuderà almeno parzialmente i rubinetti, ridimensionando il progetto dopo anni di successi. E poi ci sono crisi ancora più nere, come quella di Treviso che perderà lo storico sponsor, ormai concentrato solo sul rugby, e che rischia di sparire, cosi come Caserta e Teramo. Se, da un lato, c’è fiducia sul fatto che i veneti verranno presto salvati, molto più dubbia è la posizione di Caserta e soprattutto Teramo, la cui situazione sembra essere davvero dubbia, dopo che già un anno fa vennero sudate le proverbiali sette camicie per ottenere placet ed iscrizione alla Serie A. Come riportato dall’autorevole Corriere dello Sport, la società rischia di sparire seppellita da una situazione debitoria piuttosto pesante, di circa 1,2 milioni, che Lino Pellecchia non riesce a risolvere, come da lui stesso candidamente ammesso. “Faremo di tutto per salvare la Sutor”, questo il proclamo di Tiziano Basso, da un ventennio alla guida della società, il quale ha però fatto appello alla necessità di pesanti aiuti dall’esterno. Una situazione, questa come le altre, di cui potrebbe beneficiare la Junior, che dalla sua ha la tranquillità economica come biglietto da visita in vista di un possibile ripescaggio in Serie A. Certo, servirebbe un nuovo progetto e chissà con quali ambizioni, sicuramente non con le intenzioni di sfigurare. E chissà con quali costi e con quale supporto esterno. Un ulteriore tassello che patron Cerutti dovrà mettere in conto prima di prendere una decisione e stilare il progetto per la prossima stagione, qualsiasi essa sia.

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