Occimiano, comune a 12 stelle
Che ne sarà di noi? Dei nostri figli e delle nostre colline? Il lamento quotidiano sulla crisi suscita domande ed evita risposte. La progettazione europea per lo sviluppo locale, nellesperienza di Ernesto Berra, sindaco di Occimiano
Che ne sarà di noi? Dei nostri figli e delle nostre colline? Il lamento quotidiano sulla crisi suscita domande ed evita risposte. La progettazione europea per lo sviluppo locale, nell?esperienza di Ernesto Berra, sindaco di Occimiano
Strada statale n.31. Da un lato, una zona industriale in difficoltà; dall’altro, una nuova area di sosta per camper ed escursionisti. Sotto il cartello d’ingresso al paese, c’è una targa con fondo blu e dodici stelle. Si entra nell’abitato costeggiando i campi di grano e si incontra il bar dove si ritrovano gli anziani. Ma il tipico stereotipo del paese di provincia dove non succede mai niente e che resta lontano dalla storia, non trova conferme. All’ingresso del Comune, infatti, oltre alle tre bandiere di ordinanza, si nota pure un altro cartello blu e una scritta “Emas”.
Chiediamo spiegazioni ad Ernesto Berra, il sindaco di Occimiano: “Abbiamo partecipato ad alcuni progetti europei. Il primo si chiama Emas-Monferrato ed è una convenzione tra 25 Comuni con una politica ambientale certificata e con incentivi per il turismo sostenibile. Il secondo progetto, testimoniato dalla targa Città a 12 stelle, è stato invece realizzato nel 2010, quando il Comune di Occimiano – insieme ai Comuni limitrofi, all’istituto scolastico Don Milani e ad altri Enti – ha partecipato alla Settimana Europea della Democrazia Locale, con una serie di eventi destinati all’ambiente, all’istruzione e alla partecipazione democratica.”
Progetti di sviluppo quindi, ma anche di educazione alla cittadinanza, che prosegue ancora con la distribuzione di materiale informativo sull’Europa ai giovani del Consiglio Comunale dei Ragazzi: “come per l’Unità d’Italia, così anche l’Europa deve essere insegnata”.
Le trasformazioni in atto a livello nazionale e sovranazionale, quindi, si riflettono anche a livello locale e spetta alle comunità che ci vivono coglierne o meno le opportunità. Ma la progettualità europea può contribuire in modo significativo allo sviluppo locale?
“Questa è la vera sfida persa del territorio monferrino. Nonostante alcuni segnali, come la disponibilità dichiarata dall’europarlamentare Oreste Rossi di Alessandria, nessuno ha portato nel territorio del Monferrato un progetto europeo di rilievo su cui puntare lo sviluppo! Mentre molti altri territori lo fanno”.
Le iniziative appena descritte, però, non rappresentano già risultati importanti per la realtà di Occimiano e dintorni?
“Certo, ma si tratta di piccoli progetti, da poche migliaia di euro. I piccoli Comuni possono contare sullo stretto rapporto tra rappresentanti e cittadini, ma alcuni percorsi vanno affrontati ad una scala più grande: il Comune capo-zona, o la Provincia devono essere protagonisti con iniziative a cui i piccoli comuni possano aderire.”
Se ci fosse l’occasione, quali progetti considera prioritari?
“Occorre una politica innovativa, creativa e rispettosa dell’ambiente. In un momento di crescente isolamento del territorio in cui operiamo, sarebbe necessario reinventare la mobilità nel Monferrato. I trasporti dunque, e insieme il turismo. Ai giovani inoltre andrebbero dedicate iniziative per favorire le esperienze all’estero.” “I bandi aperti dall’Europa sono moltissimi”, conclude il sindaco Berra, “ma manca l’attenzione di molte istituzioni per parteciparvi. Lì stanno molte opportunità per rilanciare il territorio”.
Partecipare ai bandi comunitari, in effetti, richiede competenze e strumenti adeguati. E proprio per far fronte a quest’esigenze, la Provincia di Alessandria, insieme alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Commissione Europea, promuove in data 10-11 maggio un corso di formazione destinato all’accesso ai fondi comunitari.
L’Europa è un nuovo soggetto del sistema amministrativo con cui occorre interfacciarsi per sopperire alla riduzione delle risorse locali e nazionali. In un momento di crisi, infatti, va bene stringere la cinghia, ma solo se si allargano le prospettive!