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Libera contro le mafie all’Istituto Artusi di Casale Monferrato
I volontari dell'associazione fondata da don Ciotti incontrano i ragazzi dell'alberghiero. E' stato proiettato il film di Vittorio Rizzo su Giuseppe Falcone. Poi uno scambio di idee con gli allievi dell'Istituto
I volontari dell'associazione fondata da don Ciotti incontrano i ragazzi dell'alberghiero. E' stato proiettato il film di Vittorio Rizzo su Giuseppe Falcone. Poi uno scambio di idee con gli allievi dell'Istituto
Due volontari del presidio di Libera, l’associazione contro tutte le mafie e la corruzione, di Casale hanno incontrato questa mattina gli allievi delle classi IVa A e IVa B dell’Istituto alberghiero Artusi di Casale Monferrato. Matteo Bonelli e Marta Saccoletto hanno dapprima provveduto dalla proiezione di una bella e toccante pellicola “Per Falcone”, in ricordo del giudice Giovanni Falcone, morto con la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta nell’attentato di Capaci del 1992. Poi sono state illustrate le attività di Libera, sodalizio che ormai è presente in tutte le regioni italiane fondato da don Ciotti, già guida del Gruppo Abele, che spaziano dalla formazione, all’informazione alla sensibilizzazione per i beni confiscati alle mafie grazie alla legge 109 del 1996 – circa 6500 in tutta Italia in 15 anni di vigenza del provvedimento legislativo – tra i quali ci sono anche un immobile a Boscomarengo vicino ad Alessandria ed uno a Moncalvo, in provincia d’Asti ma nel Monferrato Casalese. Poi i due volontari hanno stimolato il dibattito con gli allievi dell’istituto, evidenziando come le mafie non siano un fenomeno circoscritto soltanto al Mezzogiorno d’Italia – in particolare la Sicilia per Cosa Nostra, la Calabria per la n’drangheta, la Campania per la camorra e la Puglia per la Sacra Corona – ma abbia ormai messo radici anche al Nord, in particolare in Piemonte ed in Lombardia, come dimostrano le recenti inchieste “Minotauro” e “Mito” che hanno coinvolto anche pubblici amministratori, e come dimostrano, proprio in Piemonte, gli scioglimenti per motivi di infiltrazioni mafiose, dei consigli comunali di Bardonecchia (qualche anno fa) e di Leinì, in provincia di Torino, proprio nei primi mesi di quest’anno. Di qui l’invito ai ragazzi a farsi parte attiva e a conoscere le attività dell’associazione.