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La strada in salita per il pagamento dei risarcimenti del processo Eternit
I due imputati e le società loro collegate non pagheranno. La notizia ripresa dal TG5 e dall'Ansa. Intanto la Regione Piemonte stanzia un altro milione di euro per la bonifica
I due imputati e le società loro collegate non pagheranno. La notizia ripresa dal TG5 e dall'Ansa. Intanto la Regione Piemonte stanzia un altro milione di euro per la bonifica
La notizia dapprima ripresa dall’Ansa e poi ripresa con grande clamore dal TG5 è arrivata: il barone belga De Cartier De Marchienne e lo svizzero Stephan Schmidheiny, condannati a 16 anni di reclusione ed a circa 100mila euro di provvisionali a favore delle parti civili costituite dal Tribunale di Torino il 13 febbraio scorso non avrebbero intenzione di pagare. A parte la spettacolarizzazione della notizia stessa questa, in realtà, è una non notizia, in quanto era assolutamente nell’aria che i due condannati avrebbero fatto una levata di scudi, forti del fatto che la legge italiana concede loro ancora due gradi di giudizio (davanti alla Corte d’Appello ed alla Corte di Cassazione, ma soltanto per motivi di legittimità, ovvero su questioni di mero diritto) e che, comunque, per andare a prendere i soldi – per dirla brutalmente – adesso i legali delle varie parti civili dovranno effettuare i procedimenti di esecuzione all’estero, affrontando costi sicuramente non indifferenti. Lo scenario, che era stato prospettato già prima del deposito delle motivazioni nella cancelleria del Tribunale penale di Torino, dunque si va delineando. E in un certo senso per prevenirlo c’era stato un incontro in municipio a Casale tra Comune di Casale, con il sindaco Giorgio Demezzi e Regione Piemonte, con il vice presidente Ugo Cavallera, assistiti dai legali delle rispettive parti. E il coordinatore della Vertenza amianto Bruno Pesce da diverso tempo propone la convocazione di un tavolo con tutte le principali parti civili costituite per coordinare le diverse azioni di recupero. Un fatto, ad ogni modo, è certo: se è vero che il 13 febbraio scorso è stata una vittoria storica, la fine della guerra è ancora lunga, molto lunga. A palazzo Lascaris, intanto, è stato stanziato un milione di euro per interventi di bonifica dall’amianto. “E’ un piccolo passo, ma rappresenta un importante segnale in un momento economico così difficile”. Così Marco Botta, consigliere regionale e capogruppo Pdl a Casale, commenta l’iscrizione dal bilancio di previsione 2012 dei fondi per interventi mirati alla riduzione dei rischi derivati dalla presenza di asbesto nella regione, in base alla legge regionale 30 del 2008. Botta sottolinea di aver chiesto uno stanziamento di tre milioni di euro per la bonifica dei siti ma dice di comprendere “le motivazioni che hanno spinto la giunta a concedere solo una parte delle risorse richieste”. L’esponente del Pdl evidenzia anche come nel corso del 2011 la Regione Piemonte abbia erogato per la bonifica dell’amianto a Casale 9 milioni di euro e come nei primi mesi di quest’anno sia già stata trasferita al Comune di Casale una parte di queste risorse.