Gabiano, capitale della lingua piemontese per un giorno
Una serata per fare sensibilizzare al piemontese come "Lingua ufficiale". L'iniziativa è del Comitato Piemont482. Movimento Progetto Piemonte: "Va bene la lingua, ma ci sono anche altre emergenze"
Una serata per fare sensibilizzare al piemontese come "Lingua ufficiale". L'iniziativa è del Comitato Piemont482. Movimento Progetto Piemonte: "Va bene la lingua, ma ci sono anche altre emergenze"
In Piemonte sono quattro le lingue minoritarie riconosciute: occitano, francese, francoprovenzale, walser. Una quinta, quella maggioritaria, non è riconosciuta, il piemontese. E questo, a diversi cittadini del Piemonte, non piace: lo scorso anno sono state presentate al presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo 12mila firme per sostnere una nuova legge per la lingua piemontese. In Parlamento sono giacenti 5 proposte di legge per emendare la legge 482 del 15 dicembre 1999, che però sono al momento ferme in commissione. Per superare questo stato di cose è nato un comitato che si chiama “Piemont482” ed unisce il nome del Piemonte in lingua piemontese e quello della legge che si vorrebbe cambiare. Il Comitato è stato presentato ad Asti il 27 maggio scorso con l’intervento di diversi cittadini e movimenti di tutto il Piemonte. L’obiettivo nel breve periodo è quello di ottenere a brevissimo l’inserimento della lingua piemontese nella legge 482, attraverso la discussione e l’approvazione delle proposte di legge depositate in Parlamento. E dopo Asti è previsto un calendario di interventi sul territorio, a partire da Gabiano dove si terrà sabato un incontro, alle ore 20.45, nella sede dello Story Park, in via San Pietro 27.
“Il rispetto e la dignità del piemontese come lingua sono importanti – dice Massimo Iaretti, presidente del Movimento Progetto Piemonte – e l’MPP si impegnerà per portare all’approvazione dovunque è presente ordini del giorno a sostegno della lingua piemontese. Ma non si devono assolutamente perdere di vista anche altri problemi della nostra regione che sono cogenti ed assolutamente prioritari dalla riduzione dei terreni fertili per l’agricoltura, alla salvaguardia della montagna, al rischio depauperamento della rete ferroviaria regionale, a quello del sistema giustizia, che è minacciato da un taglio ragionieristico. Su questi problemi, oltre a quello della lingua piemontese – che comunque non deve dimenticare anche le altre lingue minoritarie riconosciute, che sono sempre patrimonio culturale, storico e sociale del Piemonte – ci piacerebbe ragionare insieme al Comitato Piemont 482”.