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Aumenti Imu e addizionale Irpef, via libera del Consiglio
Imu per la prima casa al minimo, ma sale l'addizionale comunale. Respinto l'emendamento delle opposizioni. Il bilancio arriva in aula lunedì sera
Imu per la prima casa al minimo, ma sale l'addizionale comunale. Respinto l'emendamento delle opposizioni. Il bilancio arriva in aula lunedì sera
E’ finito tutto come previsto: il consiglio comunale ha deliberato l’introduzione dell’Imu, approvato le aliquote allo 0,4% per le prime case e allo 0,86% per gli altri immobili, mentre l’addizionale Irpef è salita dallo 0,5% allo 0,8%. La seduta è terminata all’una del mattino di sabato, “archiviando” in questo modo tutto ciò che al bilancio era propedeutico. Adesso, lunedì e mercoledì della prossima settimana, si andrà a discutere il documento che segnerà l’anno (difficile) di governo della città. In aula tra Pdl e Lega Nord, i due partiti che sostengono il sindaco Giorgio Demezzi, ci sono stati sicuramente dei distinguo, in particolare sull’Imu, quando Luca Solerio, capogruppo del Carroccio, ha detto senza mezzi termini che “questa è un imposta che non ci è mai piaciuta” e riferendosi al fatto che domani, domenica, sarà a Verona ad una manifestazione della Lega Nord contro l’Imu, ha invitato, in particolare Angelo Di Cosmo ad andare con lui a manifestare.
Poi ha definito “eresia” l’accostamento fatto da Maria Merlo (Democratici per Casale) all’Imu ideata dalla Lega Nord perché “Non toccava la prima casa, il gettito andava tutto ai comuni, non prevedeva la rivalutazione degli estimi catastali”. Ma al momento che contava, quello delle votazioni, Pdl e Carroccio hanno fatto fronte comune per approvare le proposte dell’amministrazione. Non è passato, dunque, l’emendamento presentato dal capogruppo del Partito democratico Davide Sandalo e considerate pertinente dagli uffici: conteneva la proposta di una riduzione dell’addizionale comunale Irpef dallo 0,8% allo 0,65% e una serie di razionalizzazioni della spesa (alcune asfaltature, Agenzia di sviluppo) per compensare il mancato incasso di 700mila euro. Sia il sindaco che la maggioranza (il capogruppo del Pdl Marco Botta ha sottolineato come “a Casale non abbiamo bisogno di un Bondi della Parmalat o di un Monti delle banche per fare la spending review, la facciamo già da molto tempo”) hanno avuto parole di apprezzamento per l’andamento del dibattito e le proposte costruttive dell’opposizione ma, nei fatti, anche l’emendamento è stato respinto, con il voto contrario dei gruppi di maggioranza. Adesso c’è il fine settimana poi lunedì si torna in aula e si dovrà affrontare anche l’emendamento che richiede il bilancio partecipativo presentato da Nuove Frontiere.
Poi ha definito “eresia” l’accostamento fatto da Maria Merlo (Democratici per Casale) all’Imu ideata dalla Lega Nord perché “Non toccava la prima casa, il gettito andava tutto ai comuni, non prevedeva la rivalutazione degli estimi catastali”. Ma al momento che contava, quello delle votazioni, Pdl e Carroccio hanno fatto fronte comune per approvare le proposte dell’amministrazione. Non è passato, dunque, l’emendamento presentato dal capogruppo del Partito democratico Davide Sandalo e considerate pertinente dagli uffici: conteneva la proposta di una riduzione dell’addizionale comunale Irpef dallo 0,8% allo 0,65% e una serie di razionalizzazioni della spesa (alcune asfaltature, Agenzia di sviluppo) per compensare il mancato incasso di 700mila euro. Sia il sindaco che la maggioranza (il capogruppo del Pdl Marco Botta ha sottolineato come “a Casale non abbiamo bisogno di un Bondi della Parmalat o di un Monti delle banche per fare la spending review, la facciamo già da molto tempo”) hanno avuto parole di apprezzamento per l’andamento del dibattito e le proposte costruttive dell’opposizione ma, nei fatti, anche l’emendamento è stato respinto, con il voto contrario dei gruppi di maggioranza. Adesso c’è il fine settimana poi lunedì si torna in aula e si dovrà affrontare anche l’emendamento che richiede il bilancio partecipativo presentato da Nuove Frontiere.