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Eternit fase due, Demezzi chiama a raccolta i sindaci
Domani riunione a palazzo San Giorgio con i legali. Le azioni di recupero e il prossimo atto di appello alla sentenza di Torino. Intanto il sindaco di Casale ha scritto all'ambasciatore italiano all'Onu per Schimdheiny al summit di Rio: "Una gravissima offesa alla città ed ai morti"
Domani riunione a palazzo San Giorgio con i legali. Le azioni di recupero e il prossimo atto di appello alla sentenza di Torino. Intanto il sindaco di Casale ha scritto all'ambasciatore italiano all'Onu per Schimdheiny al summit di Rio: "Una gravissima offesa alla città ed ai morti"
Ormai la vicenda Eternit ha imboccato la fase due. I due condannati a 16 anni di reclusione nel processo Eternit, lo svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga De Cartier De Marchienne non sembrano intenzionati a scucire un centesimo di euro per i milioni di provvisionali che devono in conseguenza sentenza di Torino. Poiché è fortemente improbabile che cambino idea, coloro che vorranno fare valere i propri diritti, sotto l’aspetto civilistico del risarcimento del danno, non hanno altro da fare che armarsi di santa pazienza e affrontare incognite e le spese che una esecuzione della sentenza all’estero comporta. E poi c’è sempre la pendenza del giudizio d’appello che potrebbe venire fissato nel 2013. Ovviamente se e dopo che I due condannati, tramite i loro legali, presenteranno l’atto di impugnazione al Tribunale di Torino. Per questo motivo le parti civili stanno affilando le armi. La scorsa settimana era stata la volta dell’Afeva, che aveva convocato una assemblea pubblica al Tartara. Adesso è il sindaco di Casale Giorgio Demezzi che ha convocato per domani, martedì, un incontro nella sala consigliare di palazzo San Giorgio con sindaci e segretari comunali dle territorio. Nell’occasione ci sarà l’aggiornamento delle azioni che gli avvocati stanno prendendo in vista anche dell’appello. “Il Comune di Casale Monferrato – dice Demezzi – era stato indicato come capofila del territorio per la lunga e dura battaglia legale nei confronti dell’Eternit, è quindi doveroso affrontare anche questa fase condividendo il percorso che, è l’auspicio, possa portare al recupero delle provvisionali, pari a 25 milioni di euro, ed eventualmente al riconoscimento dell’intera somma richiesta, intorno ai 31 milioni di euro”. Demezzi, intanto, ha compiuto un altro significativo passo: ha preso carta e penna e scritto all’ambasciatore italiano all’Onu, Cesare Maria Ragaglini, dicendosi, a nome della città di Casale, “sdegnato” per la partecipazione di Stephan Schmidheiny, al summit delle Nazioni Unite che inizia mercoledì a Rio de Janeiro sullo sviluppo sostenibile. Nel pregare il diplomatico di farsi portavoce dello sdegno di Casale per questa scelta, la definisce “Una gravissima offesa alla nostra città ed ai nostri morti”.