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Bilancio preventivo 2012, il centro destra approva con il no di tutte le opposizioni
E Cardettini (Pdl) esorta l'amministrazione "ad avere più coraggio, ad andare sino in fondo". Fondi per l'assistenza: Sandalo e Demezzi d'accordo, "Vanno rivisti i parametri"
E Cardettini (Pdl) esorta l'amministrazione "ad avere più coraggio, ad andare sino in fondo". Fondi per l'assistenza: Sandalo e Demezzi d'accordo, "Vanno rivisti i parametri"
“Signori in che mondo vivete. Non sapete che momento stiamo attraversando. Sarebbe sufficiente questo per chiudere il mio intervento”. A parlare è Giorgio Demezzi nell’inizio della sua replica, in chiusura del lungo dibattito in aula che ha portato all’approvazione del bilancio preventive per quest’anno. Il primo cittadino, però, all’esternazione ha fatto seguire una lunga disamina, punto per punto, delle contestazioni che gli erano state fatte dalle opposizioni, alle quali ha concesso anche qualche soddisfazione. Come, ad esempio, quando ha sottolineato l’esattezza dell’intervento richiesto dal capogruppo del Partito democratico Davide Sandalo in materia di ripartizione dei costi per il socio – assistenziale. “Sono criteri che risalgono a diversi anni orsono – ha detto Demezzi – e per i quali si vede necessario un percorso per andarli a rivedere”. Nella fila dela maggioranza di centro – destra, però, un intervento fuori dal coro è venuto da Paolo Cardettini che ha esortato l’amministrazione ad avere maggiore decisione: “Dobbiamo tirare fuori gli zebedei e andare avanti ed andare avanti sino in fondo. Il bilancio sarà votato, ma dobbiamo essere più attivi e non avere paura di quello che scrivono i giornali che, vigliacco, se ho mai visto riportato l’intervento di qualcuno di maggioranza”. La serata, nonostante le due parti abbiamo espresso posizioni contrapposte, tuttavia è scivolata via abbastanza dolcemente, con scambi tra le due parti che avevano le sembianze di colpi di fioretto piuttosto che di clava. Il bilancio è stato comunque approvato con 17 voti favorevoli (Pdl e Lega) ed 11 contrari, cioè tutti gli altri gruppi consigliari, e pareggia ad oltre 59 milini di euro, con un taglio sostanziale dei trasferimenti al Comune.