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Sul bilancio partecipativo Nuove Frontiere non molla
De Bernardi presenterà un ordine del giorno al presidente Grazia Bocca. L'inizio di un cammino per coinvolgere i cittadini
De Bernardi presenterà un ordine del giorno al presidente Grazia Bocca. L'inizio di un cammino per coinvolgere i cittadini
Sul bilancio partecipativo Massimo De Bernardi non molla. L’emendamento che aveva presentato in consiglio comunale in occasione della seduta che mercoledì ha visto l’approvazione del documento che per un anno sarà il faro per l’amministrazione casalese è stato respinto con I voti compatti di tutto il centro – destra. “E’ stato detto che è una priorità del centro – sinistra, ma non è vero – commenta – perché un bilancio che coinvolga direttamente i cittadini non è nè di una parte, nè dell’altra. Come pure ampie consultazioni che sono state effettuate, in realtà sono il frutto di una logica spartitoria”. Eppure qualche apertura proprio in chiusura del dibattito era venuta dal capogruppo del Pdl, Marco Botta, che lo aveva invitato a ritirare l’emendamento e a sostituirlo con un ordine del giorno che aprisse un cammino. De Bernardi non lo ha fatto e il voto a favore della sua proposta si è assommato a quelli del centro – sinistra. Adesso, però, intende continuare il percorso che è stato tracciato. “Sarebbe stato un modo davvero concreto per coinvolgere I cittadini. E non intendo rinunciare a questo obiettivo. Nei prossimi giorni presenterò un ordine del giorno al presidente del consiglio comunale Grazia Bocca che impegni ad iniziare il percorso che abbia come meta proprio la redazione del bilancio partecipativo. I modelli non mancano, ce ne sono parecchi in Lombardia ed in Veneto, in Comuni che non sono certo governati dalla sinistra”. Ma per quale motivo Nuove Frontiere intende proseguire su questo cammino che è tutto meno che in discesa. La risposta arriva dallo stesso Debernardi in quasta lunga dichiarazione: “Perchè i cittadini sentono sempre più l’esigenza di “Partecipazione Diretta ” alla vita della propria città .Perchè ad esempio deve decidere solo un assessore o un tecnico/consulente sulle progettualità o priorità delle opere da realizzarsi in un certo quartiere o in una certa zona ? Perchè non dare ai cittadini una possibilità di scegliere in modo serio e concreto progetti , opere e priorità nel proprio territorio/ambiente, o in campo educativo o che riguardino la propria salute ?In molte città italiane con percorsi strutturati, collaudati e ben definiti sono i Cittadini che decidono INSIEME all’Amministrazione
in quali opere ,come e dove impiegare sino ad un 10% del proprio bilancio comunale .La distanza ,sempre più aumentata negli ultimi anni , tra i PARTITI e la gente “normale” si può ridurre introducendo questa semplice opportunità del Bilancio Partecipativo ed è anche per introdurre una maggiore democrazia diretta a Casale Monferrato che la nostra Lista Civica ( Lista Civica completamente slegata da ogni legame “partitico” !) ha proposto questo l’emendamento al consiglio comunale. Emendamento che non comportava ulteriori spese o minori incassi nelle casse comunali ma semplicemente spostava e coinvolgeva in modo realmente democratico alcune scelte nelle mani dei cittadini per il principio corretto : ” io pago e io decido “.