Casale, si respira aria di Lega Pro
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Riccardo Robotti - riccardo.robotti@alice.it  
16 Luglio 2012
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Casale, si respira aria di Lega Pro

Dopo i pareri positivi della Covisoc sulle casse nerostellate, Giuseppino Coppo trova l'agognata fideiussione da 300.000 euro. Ora solo il vaglio federale separa i nerostellati dalla prossima Seconda Divisione

Dopo i pareri positivi della Covisoc sulle casse nerostellate, Giuseppino Coppo trova l'agognata fideiussione da 300.000 euro. Ora solo il vaglio federale separa i nerostellati dalla prossima Seconda Divisione

Troppo presto, forse, per dire missione compiuta. Allora limitiamoci a dire che, finalmente, si intravede la luce alla fine del tunnel. In extremis, in piena zona Cesarini, il Casale trova la via della salvezza, che adesso è solo più nelle mani della Federazione, la quale si esprimerà nella giornata di giovedi. Tutto merito di Giuseppino Coppo, ex patron nerostellato rimasto amorevolmente legato a società e città, abile (e coraggioso) nel trovare proprio all’ultimo, quando ormai le speranze si erano perse nella notte dei tempi, la fideiussione bancaria da 300.000 euro, ossia il requisito imprescindibile per ottenere l’iscrizione alla Seconda Divisione di Lega Pro. Una vicenda che apparentemente si chiude in maniera positiva, anche se in ogni caso ora serve il vaglio federale. Sta di fatto che la situazione è passata da drammatica a moderatamente positiva, dove il “moderatamente” è dovuto solo per mancanza dei crismi d’ufficialità. Nel corso dell’ultima settimana erano emerse due situazioni ben distinte per la società nerostellata: da un lato il deferimento da parte della Covisoc nei confronti della Disciplinare per le irregolarità commesse dal punto di vista economico-finanziario nel corso della stagione appena conclusa, deferimento che in ogni caso comporterà una penalità in termini di punti da scontare nel prossimo campionato; dall’altro, la constatazione da parte della Covisoc stessa sulla attuale situazione economica del club, una valutazione che tiene positivamente conto degli sforzi fatti dal gruppo Foppiani per ripianare i buchi da esso stesso creati nell’ultimo biennio di gestione. Un gesto lodevole, non scontato, dovuto anche grazie alla capacità d’intermediazione della Casale Communication&Marketing. Fatto sta che, ora che la liquidazione è stata revocata e soppiantata dall’avvenuta ricapitalizzazione, le casse nerostellate stanno tutto sommato bene, e possono di per sé garantire una serena gestione da parte di chi intenderà subentrare.

MISTERO GOVEANI, RISOLVE ANCORA UNA VOLTA COPPO – Premesso che dal punto di vista economico-finanziario è stato fatto tutto ed il contrario di tutto per consegnare nelle mani della nuova proprietà una macchina perfettamente marciante, rimane da risolvere il “nodo Goveani”, ossia la vera questione che ha ingenerato tutto il marasma attuale, con il conseguente concretissimo rischio per la società di sparire dal calcio professionistico. Tutta colpa di una fideiussione irregolare, quella prestata dal subentrante Goveani (o chi per lui), personaggio che ad oggi ha fatto vedere tantissimo fumo e pochissimo arrosto: visita in città, proclami importanti, tra cui varie amichevoli di lusso, persino la voce (non si sa a questo punto quanto concreta) di contatti intimi con Cellino che avrebbero garantito trattamenti privilegiati in sede di ricostruzione dell’organico. Fatto sta che quando l’affare è finalmente giunto al suo naturale apice tutto ciò che è stato prodotto è una fideiussione (di 300.000 euro) assicurativa, in piena violazione di un regolamento che impone fideiussioni esclusivamente di natura bancaria. Anche il Chieti nelle scorse settimane è incappato in uno scivolone simile, ma ha subito rimediato riuscendo in pochi giorni a ripescare le dovute garanzie. Ci si aspettava qualcosa di simile anche da Goveani, il quale però da quel momento in poi si è sempre più dissolto, fino a scomparire del tutto, lasciando il Casale nelle mani del proprio destino alla vitale ricerca di un garante alternativo. Un comportamento che per fatti concludenti dovrebbe far capire molto di quelle che sono, o sarebbero state, le intenzioni dell’ex patron del Torino. Naturalmente non è semplice trovare garanti di questo livello, soprattutto in tempi moderni. Il termine ultimo era fissato per il 16 luglio, il che fa ben comprendere come sia stata una vera e propria corsa contro il tempo. C’è chi giura che persino il telefono di Omodeo abbia squillato, come ultima disperata spiaggia per evitare l’inferno del calcio dilettantistico. E’ stato un casalese doc a salvare il Casale, e dunque anche un pizzico di città. Giuseppino Coppo è sceso in campo e ha provveduto a trovare la tanto agognata fideiussione bancaria, formalmente conforme a regolamento. Le carte verranno presentate entro il termine prefissato, e ciò unito alle positive considerazioni della Covisoc sull’attuale stato societario dovrebbe innalzare spropositamente le possibilità di vedere il Casale ai nastri di partenza della prossima stagione di Seconda Divisione. Con le dovute penalizzazioni da scontare, certo, ma comunque lì pronto a giocarsi le sue chance.

 

 

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