A Londra 2012 con Salvatore Caci
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A Londra 2012 con Salvatore Caci

Si terrà questa sera la cerimonia di apertura dei XIV Giochi Paralimpici. Otto i piemontesi selezionati per la squadra nazionale. Il casalese Salvatore Caci in gara per il tennis tavolo

Si terrà questa sera la cerimonia di apertura dei XIV Giochi Paralimpici. Otto i piemontesi selezionati per la squadra nazionale. Il casalese Salvatore Caci in gara per il tennis tavolo

Sarà la Paralimpiade dei record, la più grande, la più ecologica e la più accessibile di tutti i tempi. 166 i paesi in gara e 4280 gli atleti che partiperanno alle competizioni. Sono un centinaio i ragazzi e le ragazze che sono a Londra a rappresentare l’Italia e otto gli atleti piemontesi che porteranno alto il nome della nostra regione in questa 14esima edizione dei giochi. “Orgoglio del Piemonte”, queste le parole usate dal presidente della Regione Cota per definire gli atleti che saranno a Londra in questi giorni per competere in diverse discipline. 
Oltre al casalese Salvatore Caci, in gara per la medaglia del tennis tavolo insieme a Michela Brunelli, ci saranno Silvia De Maria per il canottaggio, Elisabetta Mijno e Mariangela Perna per il tiro con l’arco, Francesca Fenocchio per l’handbike, Andrea Macri’ per la scherma in carrozzina e Paolo Vigano’ per il ciclismo.

 

Salvatore Caci casalese, nella sua lunga carriera ha vinto molti premi e ottenuto ottimi piazzamenti nelle competizioni a cui ha partecipato. Dal 1995 ha iniziato ad ottenere riconoscimenti, non solo a livello nazionale ma anche europeo e mondiale. Tra i suoi straordinari risultati spiccano sei medaglie conquistate in cinque Campionati Europei e due in altrettanti Campionati Mondiali: le più emozionanti sono state il bronzo nell’Edizione del 2007 degli Europei tenutasi a Kranjska Gora in Slovenia e il bronzo ai Mondiali del 2002 di Taipei. Salvatore ha partecipato alle Paralimpiadi di Pechino 2008.

Non sono partiti, invece, la casalese Carmen Acunto, che avrebbe dovuto competere per il getto del peso e Roberto La Barbera in gara per i 200mt e per il salto in lungo. E se l’Acunto, contattata telefonicamente, ha spiegato “Mi sarebbe piaciuto essere a Londra ma la scelta di non andare è stata dovuta a motivi tecnici. L’auspicio è per il futuro. Auguro, ovviamente, alle ragazze che sono alle Olimpiadi di salire sul podio”, l’atleta alessandrino, in un’intervista di pochi giorni fa, non ha nascosto la propria amarezza

Oltre che l’olipiade dei record e (speriamo, ma non vogliamo portare sfortuna) dell’orgoglio azzurro, sarà anche una Paralimpiade “storicamente” speciale: quest’anno, infatti, i giochi tornano nel loro paese di origine: fu, infatti, il medico britannico Ludwig Guttmann ad organizzare una competizione sportiva nel 1948, conosciuta come Giochi di Stoke Mandeville, per veterani della seconda guerra mondiale con danni alla colonna vertebrale.

Nel 1952 anche atleti olandesi parteciparono ai giochi, dandogli un carattere internazionale. La competizione prendeva il nome da Stoke Mandeville, la cittadina del Buckinghamshire che ospitava annualmente tali gare.
Nel 1958 il medico italiano Antonio Maglio, direttore del centro paraplegici dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), propose a Guttmann di disputare l’edizione del 1960 a Roma, che nello stesso anno avrebbe ospitato la XVII Olimpiade. I “IX Giochi Internazionali per Paraplegici” di Roma 1960, ovvero la nona edizione internazionale dei Giochi di Stoke Mandeville, vennero posteriormente riconosciuti come I Giochi Paralimpici estivi nel 1984, quando il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) approvò la denominazione “Giochi Paralimpici”.
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Non resta che aspettare la cerimonia di apertura – visibile in diretta a partire dalle 22.00 (ora italiana) su Rai Sport 1 – e augurari agli Azzurri … in bocca al Lupo!  

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