Là dove c’era l’erba ora c’è … un Orto in città
Arriva a Casale la proposta di condividere un terreno per coltivare i propri ortaggi. Una risposta ecologica allo stress e alla cementificazione
Arriva a Casale la proposta di condividere un terreno per coltivare i propri ortaggi. Una risposta ecologica allo stress e alla cementificazione
Si riscopre così la terra, con i suoi frutti e le sue dolci fatiche. E anche se l’orto non è di per sé una novità, l’Orto Urbano riflette le tendenze più attuali: alimentazione biologica, organizzazione informatica, esigenza di socializzazione… in città.
L’esperimento approda ora a Casale, con la calma tipica di una realtà di provincia, ma anche con la buona grafica del sito www.ortincittà.com e lo slogan “il tuo orto a pochi passi dal centro”. Per conoscere il promotore dell’iniziativa bisogna spingersi a Borgo san Martino, dove lavora Stefano Rasera.
Cosa rappresenta OrtinCittà?
L’idea è semplice e innovativa: offrire lo spazio per coltivare un orto… in città. In questo modo chi abita in un palazzo e ha la passione per il verde e per … le zucchine, non deve rinunciarvi o fare molti chilometri per trovare uno spazio coltivabile.
Come vi è venuto in mente?
Abbiamo preso spunto da analoghe iniziative che stanno nascendo nelle grandi città. Anche ad Alessandria, inoltre, esiste da tempo un’esperienza simile, nella zona degli Orti sociali, appunto.
Lì si tratta però di un’iniziativa di stampo pubblico, mentre qui la terra la mette un privato: quali sono i costi e quali le risorse offerte?
Il terreno è stato diviso in appezzamenti da 50 m2, provvisti di impianto idrico, ripostiglio e di uno spazio comune, al costo di 400 € all’anno. Una cifra modesta, che viene incontro alle esigenze di tutti, dai pensionati ai giovani.
Nel campo messo a disposizione, situato accanto al sottopasso del Valentino tra la ferrovia e la nuova tangenziale, i lavori sono ancora in corso. Quando sarete pronti?
Contiamo di essere operativi all’inizio del prossimo anno”, risponde Stefano. “Ma già ora è possibile mettersi in contatto con noi, per ulteriori delucidazioni. Se la risposta sarà buona, pensiamo di avviare anche altri progetti”.
Per esempio? “In primo luogo, corsi per chi vuole coltivare un orto e non ha esperienza, perché la cosa è apparentemente facile, ma servono tecnica e costanza. Poi ci piacerebbe coinvolgere le scuole, invitare giardinieri specializzati, offrire assistenza quando si va in vacanza e magari il noleggio delle attrezzature.
Non sempre la bontà delle idee determina la riuscita di un progetto: si vedrà nei prossimi mesi se l’iniziativa mette radici a Casale. Nel frattempo, però, si può rilevare la coincidenza con cui si stanno affermano nuove forme di partecipazione e di condivisione dei trasporti, degli spazi di lavoro, dei suoli agricoli: “carpooling”, “coworking”, “orti urbani”. Sono i segni di una nuova società che ha nelle problematiche ecologiche ed economiche la sua testa, e nella messa in comune delle idee la sua muscolatura. E’ la Rete che lo permette, in un continuo dialogo tra virtuale e reale.
Così, un moderno impiegato che uscendo da lavoro volesse fermarsi a lavorare la terra nel suo orto a due passi da casa può farlo: lascia un attimo il laptop e impugna la vanga.
I contatti, naturalmente, sono online.