Ospedali, la mappa dei tagli
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
22 Gennaio 2013
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Ospedali, la mappa dei tagli

La scure della Regione è calata pesantemente sui nosocomi di Ovada e di Valenza. E Tortona che non raggiunge i 500 parti all'anno perde il punto nascite (trasferito a Novi). Salvi invece il Ss. Antonio e Biagio e l'Infantile, confermati come punti di riferimento per le province di Alessandria e Asti

La scure della Regione è calata pesantemente sui nosocomi di Ovada e di Valenza. E Tortona che non raggiunge i 500 parti all'anno perde il punto nascite (trasferito a Novi). Salvi invece il Ss. Antonio e Biagio e l'Infantile, confermati come punti di riferimento per le province di Alessandria e Asti

PROVINCIA – Acqui, Novi e Casale, dove verranno chiusi i reparti di pediatria. Tortona, che dovrà rinunciare al punto nascite e al reparto di ginecologia e ostetricia. Ovada, che perderà la chirurgia generale, il laboratorio analisi e il pronto soccorso (ridotto in un punto di primo intervento). E poi Valenza, dove l’ospedale verrà praticamente smantellato.
Ce n’è davvero per tutti: la nuova rete ospedaliera studiata dall’assessore regionale Paolo Monferino non risparmia nessuno, tranne i nosocomi di Alessandria. Il Santi Antonio e Biagio e l’infantile Cesare Arrigo, infatti, continueranno a essere considerati ospedali di riferimento per le province di Alessandria e di Asti, e non saranno depotenziati.

Lo ha annunciato lo stesso assessore Monferino che ieri, a Alessandria, ha incontrato i sindaci della provincia. Le notizie ufficialmente divulgate ieri ricalcano in sostanza quelle che avevamo anticipato più di un mese fa. Gli ospedali di Novi Ligure, Casale Monferrato e Acqui Terme perderanno il reparto di pediatria: tutti saranno trasferiti a Tortona. Di contro, saranno concentrate nella sede di Novi Ligure gli interventi chirurgici per l’area ginecologica oggi svolti a Tortona.
A Tortona sarà eliminato anche il punto nascite, trasferito a Novi (il Santi Antonio e Margherita oggi non raggiunge la soglia dei 500 parti all’anno quale standard minimo nazionale e regionale). Punto nascite sorvegliato speciale a Acqui: anche la città termale non raggiunge i 500 parti, ma per ora la scure di Monferino non è ancora calata. E questo in virtù della conformazione geografica del bacino d’utenza.

Scure che invece è calata – eccome – sugli ospedali di Ovada e Valenza. Ovada vedrà trasferita a Novi la degenza di chirurgia generale, la chiusura del laboratorio analisi con il mantenimento del solo centro prelievi e la riconversione (leggasi: declassamento) del pronto soccorso in punto di primo intervento aperto 24 ore su 24.
Quello di Valenza è stato definito ospedale da riconvertire. E giusto per chiarire cosa si intenda per riconversione è stato spiegato che rimarranno solo 30 posti letti ma dedicati a cure intermedie extra ospedaliere (ad esempio riabilitazione, fisioterapia). Da chiudere anche il laboratorio analisi e il punto di primo intervento (a Valenza il pronto soccorso non c’era già più).

“La rete ospedaliera organizza il sistema sanitario in modo diverso rispetto al passato, ma mantenendo, se non migliorando la qualità dei servizi. Allo stesso tempo, tale riforma consente di dare vita ad un sistema sanitario sostenibile nel tempo dal punto di vista economico e gestionale”, sostiene l’assessorato regionale alla sanità in una nota stampa diffusa ieri. E per dimostrarlo fa leva sui numeri: quando la riforma targata Cota-Monferino sarà a regime, tra le province di Alessandria e Asti ci saranno 104 posti letto in più. Se fosse stata applicata la riforma Balduzzi, invece, ce ne sarebbero stati 50 in meno, dicono i tecnici piemontesi.

Molti dei sindaci sono usciti insoddisfatti dalla riunione, e piuttosto scettici. D’altronde, solo sei mesi fa il commissario dell’Asl Mario Pasino (oggi al vertice della federazione sanitaria che comprende le province di Alessandria e Asti) metteva nero su bianco queste parole: “Manterremo i servizi sanitari ad oggi esistenti e le future mamme possono stare tranquille, i loro bimbi continueranno a nascere a Tortona”. Appunto.

 

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