Casale, binario morto
Non cè tregua ai continui imprevisti che interessano i passeggeri dei treni sulle linee casalesi
Non c?è tregua ai continui imprevisti che interessano i passeggeri dei treni sulle linee casalesi
I link con gli orari sono i seguenti:
– quadro orario completo del Piemonte;
– linea Alessandria – Casale – (Vercelli) – Chivasso
– linea Asti – Casale – Mortara
La notizia negativa viene invece dalle ditte cui spetta il servizio sostitutivo. In data 22 gennaio l’Associazione Temporanea di Imprese, che riunisce i marchi A.T.A.P., Baranzelli Natur e S.T.A.C., rende noto che: “i servizi autobus sostitutivi di ferrovia delle linee Romagnano-Santhià e Vercelli-Casale saranno interrotti a partire dal 01/02/2013” se gli Enti Locali non garantiranno la copertura economica delle stesse. Nello stesso comunicato si legge infatti che “la Regione Piemonte non ha assunto alcun impegno formale dei servizi in questione oltre la data del 08/12/2012”; in tale situazione la Provincia di Vercelli si è fatta carico dei finanziamenti corrispettivi “esclusivamente fino alla data del 31/01/2013”.
La notizia, diffusa “con rammarico e suo malgrado” dalla ditte interessate, ha lasciato costernato il comitato pendolari, che rischia di vedere interrotto il servizio sulla Casale-Vercelli dal 1° Febbraio se la Regione non metterà a disposizione le risorse necessarie.
Auspicando un rapido intervento risolutore, è evidente però l’incertezza in cui versa il trasporto pubblico locale. Questa situazione disincentiva ulteriormente un tipo di trasporto strategico per la riduzione del traffico e dell’inquinamento: è notizia della settimana scorsa che Alessandria risulta la città con l’aria peggiore nel 2012. Dall’economia si passa alla salute, troppo spesso trascurata dal bilancio complessivo delle amministrazioni…
I treni sono indicati a livello europeo come una delle soluzioni a queste problematiche. La scelta di sostituirli con autobus, per quanto salvaguardi le tratte pubbliche, provoca la dismissione di linee ferrate esistenti: come la Asti-Casale-Mortara, che difficilmente sarà ripristinata dopo che è stata abbandonata per anni.
Si tratta, a parere di chi scrive, di scelte collettive su cui andrebbe fatta chiarezza in un piano di insieme, e non con misure provvisorie e interventi sporadici.