La Francigena passa di qui
Home

La Francigena passa di qui

Per i 150 anni del CAI, la sezione di Casale Monferrato promuove una variante del cammino dalle Alpi a Roma, passando per la Superga-Crea. Un’opportunità, per i paesi e le città della nostra Provincia, di riscoprire e valorizzare il territorio, a passo d’uomo.

Per i 150 anni del CAI, la sezione di Casale Monferrato promuove una variante del cammino dalle Alpi a Roma, passando per la Superga-Crea. Un?opportunità, per i paesi e le città della nostra Provincia, di riscoprire e valorizzare il territorio, a passo d?uomo.

CASALE MONFERRATO – Per sentirsi in vacanza, bisogna andare ai tropici? Provate a chiederlo al gruppo di persone che entrerà a Casale, zaino in spalla e borracce in mano, la sera del 28 Aprile. Avranno dietro di sé sette giorni di cammino, e negli occhi la voglia di partire l’indomani.

Quattro tratte, centinaia di chilometri, una festa ad ogni fine di percorso: il programma dei 150 anni del CAI si propone di riscoprire l’Italia da un’ottica antica e sempre attuale, il camminare a piedi. Per farlo, si rimetteranno a nuovo gli storici percorsi dei pellegrini e dei viandanti: da Sud, la via Maelica che dalla Puglia giunge a Roma; da Est, la Salaria di origine romana, che congiunge l’Adriatico al Tirreno; e poi a Nord, la Francigena diretta verso la città di Pietro. Partenza separata il 20 di Aprile, arrivo comune il 28 Settembre in piazza San Pietro.

E il Cammina CAI passa di qui. Grazie alla sezione CAI di Casale Monferrato che ha promosso un percorso alternativo della Francigena, per evitare il tratto industrializzato e trafficato della pianura tra Torino e Parma; puntando a Superga, lungo la dorsale collinare che attraversa il Monferrato: è l’intuizione della Superga-Crea, splendido itinerario tra colline e vigneti, che nel 2010 ha raccolto 180 partecipanti e che trova ora la sua collocazione come variante naturale all’interno del percorso francigeno (www.supergacrea.wordpress.com).
Da Crea a Casale, finisce la prima tappa. Poi si prosegue (23 maggio – 2 giugno) verso Valenza, Tortona e Varzi, fino a Bobbio e a Sarzana, punto di incontro per tutti i percorsi francigeni che convergono a Roma. Seguono il tratto “toscano”, da Sarzana a Siena (5-14 settembre), e l’ultimo tratto da Siena a Roma (19-28 settembre). Il programma completo è sulla tabella allegata.

Sono i luoghi di un’altra Italia, fatta di paesi e colline che custodiscono il cuore storico dello Stivale. Ma soprattutto fatta dallo sguardo di chi, negli stessi posti, ci arriva a piedi, lungo strade sterrate che rappresentano un patrimonio di viabilità minore: campi, boschi, paesi visti da un’altra prospettiva.

La festa per i 150 anni del CAI è occasione di riflessione sulle nostri abitudini, e sull’uso del territorio. I numerosissimi camminatori che ogni anno percorrono il Camino de Santiago in Spagna dimostrano il valore di un evento come questo: se il turismo dolce richiede coordinamento e tutela; offre in cambio possibilità di sviluppo non invasivo per i territori coinvolti. Dal Moncenisio a Roma, per tutti i borghi minori.

E poi sarà vero che, per riposarsi, bisogna stare distesi al sole su un lettino?
La Francigena è esperienza soprattutto fisica. Il peso degli scarponi, la tensione dei muscoli, la polvere e il vento. Il suono degli uccelli, sulle mani il ruvido del legno. Il respiro, il passo, il sudore. Ma non c’è niente di più “nuovo” e “riposante”, per chi vive in auto e in poltrona, di un percorso come questo. Al piacere del corpo, sottolinea Enrico Bruschi – tra i promotori dell’evento – si somma “il contatto con la natura, la visita di edifici storici e artistici e il ritmo lento di un cammino che è anche interiore”.

Come si fa? Partecipando innanzitutto: le iscrizioni sono aperte fino al 21 Marzo.

Contatti: caicasale@e-volution.it.

Sito internet: www.monferrato.net/cai/annunci-1.html.

E ai camminatori che incrociate non negate uno sguardo. Il prossimo giro potreste essere voi.
 

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione