L’eredità di Don Gallo
A poche ore di distanza dalla morte del prete degli ultimi, proponiamo qualche contenuto originale di chi lo ha conosciuto bene, una sintesi delle migliaia di manifestazioni di affetto che giungono dalla rete e ricordiamo il grande valore della sua eredità per il nostro territorio
A poche ore di distanza dalla morte del ?prete degli ultimi?, proponiamo qualche contenuto originale di chi lo ha conosciuto bene, una sintesi delle migliaia di manifestazioni di affetto che giungono dalla rete e ricordiamo il grande valore della sua eredità per il nostro territorio
Ho avuto la fortuna di assistere ad alcuni dibattiti pubblici in cui mostrava grande sicurezza, naturale umiltà e straordinaria capacità di immedesimarsi (sembrava sentirla fisicamente) nella situazione dei maltrattati, degli emarginati, degli ultimi.
Non lo conoscevo personalmente, tuttavia, per cui leggerò con sincero interesse i ricordi degli alessandrini (e non) che vorranno condividere un pensiero, su queste pagine o in altri spazi della rete.
C’è un pezzo di Don Gallo che credo di aver conosciuto più intimamente, però. Ed è una parte che tutti voi potete comprendere anche oggi, oggi che Don Gallo non c’è più. Non mi riferisco tanto ai libri, alle interviste o alle centinaia di interventi video disponibili sul web ma agli spazi che ha costruito, anche nel territorio della nostra provincia, e, soprattutto, alle persone con le quali ha condiviso decenni di attività nel sociale.
Entrando in contatto con gli operatori e i volontari della Casa di Quartiere di Alessandria, solo per citare una realtà che conosco meglio delle altre, si è avvolti da un senso di accoglienza puro e pulito. Quasi come se due grandi braccia ti attendessero aperte, la tua posizione è ascoltata e valorizzata. Poi ti accorgi che c’è altro: dietro quegli sguardi sereni di chi conosce la drammaticità dei margini ma sa di fare tutto quello in suo potere per migliorarne le condizioni, si trovano anche operatori e volontari culturalmente preparati e sempre pronti ad ampliare le proprie competenze tecniche.
Umiltà, preparazione e generosità, un mix di ingredienti che siamo fortunati a veder speso sul nostro territorio, in quei luoghi e da quelle persone.
Luoghi e persone che attirano e moltiplicano altre energie simili (ancora tante, per fortuna). Luoghi e persone a cui Don Gallo ha trasmesso tutta la sua indignazione per le ingiustizie e la pratica costante di mettere il margine al centro.
Questa si che è un’eredità.
Caro Andrea – Fra Beppe Giunti
Don Andrea Gallo, il nostro angelo anarchico – Giorgio Barberis
Don Andrea Gallo mi ha aiutata a salire le scale dei miei ideali e delle mie passioni – C.F.
Ciao Don – Gianni Ghè
Ciao Andrea, ti sia lieve la terra – Rita Rossa
Il saluto del Comune di Frascaro a Don Gallo
Sulla rete il ricordo al “prete degli ultimi”
Don Gallo nel ricordo dei novesi
[Don Gallo, nella “sua” Genova l’ultimo saluto]